Integratori alimentari

INTEGRATORI ALIMENTARI E ALIMENTI ARRICCHITI LA NUOVA FRONTIERA DEI “FOOD SUPPLEMENTS

Benché abbiano fatto la loro comparsa solo nella seconda metà dell’ultimo secolo, tali prodotti si stanno sviluppando a grande velocità, grazie alla scoperta del ruolo fondamentale che sostanze quali vitamine e minerali rivestono per la nostra salute

Per raggiungere e mantenere uno stato di salute ottimale è essenziale innanzitutto seguire una dieta bilanciata, con un adeguato apporto sia di “macronutrienti”, quali carboidrati, grassi e proteine, che di “micronutrienti”, come vitamine e minerali. Sono lontani i tempi, quantomeno nel mondo occidentale, in cui la malnutrizione era un fenomeno diffuso, tuttavia anche nell’attuale regime alimentare si incontrano spesso delle carenze. L’esempio più classico è rappresentato dalla scarsa presenza di frutta e verdura nella dieta, che può portare ad un apporto insufficiente di micronutrienti estremamente importanti per la buona salute. Un altro è il caso di determinate fasce di popolazione, come gli anziani o le donne in gravidanza, che per la loro condizione fisiologica necessitano di un aumentato apporto di vitamine o minerali specifici.
Per migliorare lo stato di salute e garantire un’adeguata assunzione di tali nutrienti, sono nati gli integratori alimentari e gli alimenti arricchiti. Questi ultimi, sempre più presenti sugli scaffali dei nostri supermercati, sono costituiti da comuni alimenti - come ad esempio latte, yogurt, fiocchi di cereali, caramelle, succhi di frutta, ecc. – “arricchiti” di vitamine, fibre e minerali, elementi che portano un notevole valore aggiunto di carattere salutistico, ma che nel contempo non influiscono sul gusto del prodotto. Il loro impiego ha lo scopo di ottimizzare gli apporti nutrizionali e di fornire sostanze di interesse nutrizionale utili per migliorare il metabolismo e le funzioni fisiologiche dell’organismo.
Gli integratori alimentari, invece, secondo la definizione data dall’EHPM (European Federation of Associations of Health Product Manufacturers, Federazione Europea delle Associazioni dei Produttori di Salutistici) sono “preparazioni come tavolette, capsule, polveri e liquidi composte da o contenenti nutrienti, micronutrienti e/o altre sostanze commestibili assunte in dosi unitarie, destinate ad integrare la normale alimentazione”.

La legislazione, bisogno di chiarezza
Una recente legge americana sugli integratori alimentari (che negli Usa sono noti come dietary supplements) li definisce come “prodotti destinati ad integrare l’alimentazione, contenenti o composti da a) vitamine, b) minerali, c) erbe o altri prodotti vegetali, d) aminoacidi, e) sostanze alimentari per uso umano atte ad aumentarne il consumo totale, oppure f) un concentrato, un prodotto metabolico, un costituente, un estratto o una combinazione degli ingredienti sopra descritti (lettere a, b, c, d, e)”.  Da ciò si desume chiaramente che, secondo la legge statunitense, gli integratori alimentari sono alimenti, pensati specificamente per integrare l’alimentazione con varie sostanze difficilmente reperibili in sufficiente quantità dall’alimentazione normale.
Non è altrettanto chiara la legge italiana ed europea, almeno fino a qualche tempo fa, poiché una recente direttiva CE del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea sta cercando di ravvicinare le legislazioni degli Stati membri relative agli integratori alimentari. Le autorità, con la Direttiva 2002/46/CE del 10 giugno 2002, hanno innanzitutto considerato che:
1) sono commercializzati in numero crescente nella Comunità prodotti alimentari contenenti fonti concentrate di sostanze nutritive, proposti quali supplementi delle sostanze nutritive assunte con la normale alimentazione.
2) Questi prodotti sono assoggettati negli Stati membri a disposizioni nazionali eterogenee (…) E’ pertanto necessario disciplinare a livello comunitario i prodotti di questo tipo commercializzati come prodotti alimentari.
6) Esiste un’ampia gamma di sostanze nutritive e di altri elementi che possono far parte della composizione degli integratori alimentari, ed in particolare, ma non in via esclusiva, vitamine, minerali, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale.
7) In una prima fase la presente direttiva dovrebbe stabilire norme specifiche per le vitamine e i minerali usati come integratori alimentari.
8) In una seconda fase, quando saranno resi disponibili dati scientifici sufficienti e appropriati, occorre definire norme specifiche relative ai nutrienti diversi dalle vitamine o dai minerali o dalle altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico (…) Fino all’adozione di tali norme (…) possono essere applicate le norme nazionali (…).
Quindi è stata adottata la suddetta Direttiva, ai fini della quale si intende per “integratori alimentari”: i prodotti alimentari destinati ad integrare la dieta normale e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, sia di monocomposti che pluricomposti, in forme di dosaggio, vale a dire in forme di commercializzazione quali capsule, pastiglie, compresse, pillole o simili, polveri in bustina, liquidi contenuti in fiale, flaconi a contagocce e altre forme simili, di liquidi e polveri destinati ad essere assunti in piccoli quantitativi unitari.
La Direttiva, che stabilisce tra l’altro quali nutrienti possano essere usati nella composizione degli integratori alimentari, i requisiti di purezza che questi ultimi devono avere, i livelli minimi e massimi di assunzione giornaliera di vitamine e minerali, l’etichettatura delle confezioni di integratori, indica la data del 31 luglio 2003 quale termine ultimo per gli Stati membri per conformarsi alla stessa. Le disposizioni sono applicate in modo da autorizzare il commercio di prodotti conformi al più tardi a decorrere dal 1 agosto 2003 e a vietare il commercio di prodotti non conformi al più tardi a decorrere dal 1 agosto 2005.

La commercializzazione e l’etichettatura
In Italia, in base al decreto legislativo del 27 gennaio 1992, gli integratori alimentari possono essere liberamente venduti, oltre che nelle farmacie e nelle erboristerie, anche nei supermercati. Questo perché in mancanza di una norma specifica la loro commercializzazione, che ricade nell’ambito delle normative relative ai prodotti alimentari, è subordinata solo alla procedura di notifica, ovvero alla trasmissione al Ministero della Salute del modello di etichetta che verrà impiegato. Una volta ricevuta l’etichetta il Ministero, qualora ritenga necessari approfondimenti sulle proprietà del prodotto, può richiedere all’impresa una documentazione scientifica a supporto delle proprietà degli ingredienti e della loro idoneità all’uso alimentare. Il Ministero può anche richiedere adeguamenti o modifiche dell’etichettatura.
Tale norma viene ripresa anche dalla già citata Direttiva 2002/46/CE, la quale specifica inoltre che: “l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità del prodotto non attribuiscono agli integratori alimentari proprietà terapeutiche né capacità di prevenzione o cura delle malattie umane, né fanno altrimenti riferimento a simili proprietà”. Inoltre si prevede che l’etichettatura debba recare i seguenti elementi obbligatori: a) il nome delle categorie di sostanze nutritive o altre sostanze che caratterizzano il prodotto o una indicazione relativa alla natura di tali sostanze; b) la dose di prodotto raccomandata per l’assunzione giornaliera; c) un’avvertenza a non eccedere le dosi giornaliere raccomandate; d) l’indicazione che gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituto di una dieta variata; e) l’indicazione che i prodotti devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini piccoli.
Visto il successo di tali prodotti e sull’onda proveniente dagli Stati Uniti, dove già da tempo esistono negozi specializzati esclusivamente nella vendita di integratori alimentari ed alimenti arricchiti, anche in Italia si sta assistendo alla nascita di “vitamin store”, veri e propri paradisi per gli amanti di questo genere di prodotti, dove trovare di tutto e di più in termini di micronutrienti adatti ad ogni esigenza. Anche il commercio elettronico, tuttavia, sta facendo passi da gigante e con una breve ricerca sulla rete si possono trovare innumerevoli siti dedicati alla vendita dei più diversi integratori alimentari, anche se spesso l’informazione che accompagna la presentazione di tali prodotti è da considerarsi un po’ “di parte”.

Le funzioni di alcuni dei principali micronutrienti

Micronutriente

Funzioni

RDA

Assunzione - apporto

Motivi aumentata assunzione*

Vitamina A

Essenziale per la pelle, l’accrescimento osseo e lo sviluppo, la funzione visiva e le mucose

800 mcg

Insufficiente nella dieta bilanciata/normale, specie nelle donne in gravidanza

Per una rapida guarigione di pelle e tessuti

Vitamina E

Azione protettiva antiossidante. Combatte i radicali liberi che possono danneggiare cellule e tessuti. Essenziale per il funzionamento del cuore, per la circolazione, i nervi, i muscoli e i globuli rossi

10 mg

Sufficiente nella dieta bilanciata/normale. Necessario un maggiore apporto nelle diete ricche di grassi polinsaturi

Protezione contro le malattie cardiovascolari

Vitamina C

Antiossidante che aiuta i globuli bianchi a combattere le infezioni. Necessaria anche per una pelle sana, favorisce l’assorbimento del ferro

60 mg

Maggiore apporto necessario soprattutto per anziani, bambini e fumatori

Per aumentare la resistenza ed il recupero delle malattie

Vitamina B6

(piridossina)

Importante nel metabolismo delle proteine. Vitale per la salute di sistema nervoso, pelle, muscoli e sangue.

2 mg

Carente in anziani e donne. Assunzione media inferiore alla RDA

Per un sano sistema cardiovascolare

Vitamina B12

(cianocobalamina)

Necessaria per la produzione di globuli rossi e per la buona conservazione della guaina protettiva intorno ai nervi

1mcg

Vegetariani ed anziani possono necessitare un’integrazione. L’assorbimento negli intestini a volte è molto lento

Per un sano sistema cardiovascolare

Acido folico

Essenziale per la crescita e la riproduzione delle cellule, specie dei globuli rossi. Particolarmente importante per le donne in età feconda. Favorisce la crescita del sistema nervoso del feto

200 mcg

Apporto insufficiente in anziani e donne in gravidanza

Prevenzione della spina bifida e delle malattie cardiovascolari

Carotene

Antiossidante, combatte i radicali liberi, coadiuva il sistema immunitario

15 mg

(300% RDA come equivalente della vitamina A)

Basso apporto con assunzione limitata di frutta e verdura

Protezione generale delle cellule. Preferibile il carotene naturale

 

Calcio

Necessario per avere ossa e denti forti e per il buon funzionamento di nervi e muscoli

800 mg

Apporto medio insufficiente

Per rallentare la decalcificazione delle ossa in età avanzata

Magnesio

Rafforza la struttura ossea. Centrale nel rilascio di energia e nel funzionamento di nervi e muscoli. Importante per la salute cardiovascolare. Componente di molti enzimi.

300 mg

Spesso insufficiente nella dieta

Per ridurre la decalcificazione delle ossa e nei periodi di stress

 

Ferro

Come componente dell’emoglobina, trasporta l’ossigeno in tutto il corpo

14 mg

Spesso carente soprattutto nelle dieta delle donne

Nei casi di anemia

Selenio

Minerale antiossidante che aiuta a proteggere le componenti grasse delle cellule contro l’ossidazione

55 mcg

(LARN 1996)

Insufficiente nella dieta

Per aumentare la resistenza contro le malattie e ridurre il rischio di tumore al seno

*L’integrazione dell’alimentzione mediante integratori alimentari è consigliata in caso di dieta non bilanciata o per garantire un adeguato apporto di micronutrienti. I motivi di un’assunzione supplementare del relativo micronutriente riportati in questa tabella sono desunti da riconosciuti studi e ricerche di carattere scientifico. (Fonte: EHPM European Federation of Associations of Health Product Manufacturers, Federazione Europea delle Associazioni dei Produttori di Salutistici)

RDA, la Razione Giornaliera Raccomandata
Le Recommended Daily Allowances sono state elaborate dalle autorità sanitarie da oltre 50 anni, con l’obiettivo di garantire un sufficiente apporto nutrizionale. La razione giornaliera raccomandata si riferisce ad uno standard medio di popolazione adulta ed indica la quantità necessaria  da assumere per evitare malattie provocate da carenze di vitamine e minerali. La RDA presente sull’etichetta di ciascun alimento o integratore alimentare è quella stabilita dalla direttiva CE 90/496/CEE ed è stata elaborata dal punto di vista delle possibili deficienze di nutrienti, quindi non ha a che vedere con i livelli di sicurezza dell’integratore alimentare. Come riferimento alla sicurezza per un adeguato apporto di micronutrienti esiste infatti anche l’Upper Safe Level (UL), ovvero il livello massimo di sicurezza relativo all’assunzione giornaliera da tutte le fonti (alimenti, alimenti e bevande arricchiti, integratori) in corrispondenza dei quali non sono stati riscontrati problemi di salute. Ad esempio, se la RDA per la vitamina A si attesta sugli 800 mcg, l’UL per la stessa arriva sino a 3.000 mcg. L’EHPM sottolinea inoltre che livelli ancora maggiori all’UL non siano sempre dannosi se, ad esempio, vengono assunti giornalmente per brevi periodi e per specifiche necessità, che in ogni caso dovrebbero sempre essere stabilite sotto la supervisione di un nutrizionista o di uno specialista.

 

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