Trento

Trento: Gemma incastonata nel cuore delle alpi

Al centro di splendidi scenari naturali, tra laghi cristallini e fiere cime dolomitiche, sorge una città ricca di storia, arte e tradizioni tutte da vivere.
E’ Trento, città-ponte tra cultura italiana e mitteleuropea, sede del Concilio Ecumenico, svoltosi tra il 1545 e il 1563, nel quale furono decretati i dogmi fondamentali della religione cattolica.
Principale testimonianza di tale evento è il Duomo, capolavoro del maestro comacino Adamo D’Arogno che all’inizio del tredicesimo secolo, per volere del vescovo Federico Vanga, ne intraprese la costruzione sulle vestigia della preesistente Basilica di S. Vigilio (vescovo, patrono e martire).
Centro del Vescovado e luogo di rappresentanza del potere temporale, la Cattedrale attraversò più fasi di costruzione.

All’occhio incantato del visitatore non potranno sfuggire il grande rosone cesellato aperto nella massiccia facciata romanica, e la “Ruota della Fortuna”, una finestra a “rosa” così chiamata per il tema iconografico ivi rappresentato, a impreziosire il transetto nord.
Del Concilio narrano anche le opere d’arte, i preziosi arredi, i favolosi gioielli custoditi nel Museo Diocesano, recentemente restaurato, ospitato da Palazzo Pretorio(edificio dal profilo merlato che si affaccia su piazza Duomo).
Tra i luoghi di culto da ammirare rammentiamo le duecentesche chiese di S. Rocco e S. Apollinare, la romanica Badia di S. Lorenzo, i resti della Basilica paleocristiana e la chiesa di S. Maria Maggiore.

Sazi di aver respirato l’atmosfera sacra che ancora pervade Trento, è bello tuffarsi nella vita cittadina, apprezzando il “giro al Sas”, la tradizionale passeggiata dei trentini, che si snoda attraverso le vie Mancini, S. Pietro, Oriola ed Oss Mazzurana.
Durante il giro s’incontra Palazzo Trentini, sede del Consiglio Provinciale e l’elegante bugnato di Palazzo Tabarelli.
Da non tralasciare durante il percorso sono la via del Suffragio ammantata da portici, anticamente chiamata Contrada Tedesca, ed il seicentesco Palazzo Galasso (costruito dai famosi banchieri Fugger di Augusta).
Dopo aver goduto dello splendore dei palazzi rinascimentali, spesso affrescati e delle meraviglie architettoniche dal sapore antico, che ve ne pare di una breve sosta per gustare un aperitivo o un caffè nel centro storico chiuso al traffico automobilistico, o addirittura in piazza del Duomo, lanciando occhiate compiaciute al suo angolo più suggestivo, la neoclassica statua di Nettuno?

Ma la visita di questa città piena di stimoli e sorprese deve riprendere a partire dal suo monumento simbolo, il castello del Buonconsiglio.
Costruito a più riprese tra il XIII ed il XIV secolo questo imponente edificio deve il suo fascino indiscusso alle forme architettoniche composite di reminescenza classica e nordica, al nucleo antico della Torre D’Augusto, agli affreschi del ciclo dei mesi in Torre Aquila, come alla seduzione degli elementi del Gotico Internazionale ed alle colonne tortili che ornano una delle bellissime logge.
Trento, anticamente Tridentum, (dalle tre cime il Bondone, la Marzola e il Calisio, che a guisa di tridente dominano l’abitato) offre ai più assetati di cultura preziose testimonianze archeologiche, rivelando i resti dei suoi fasti di città romana, gelosamente custoditi dal sottosuolo cittadino.
Eppure Trento non è solo città di monumenti e castelli, è anche città d’incontri, fiere, mercatini, (da non perdere le bancarelle natalizie che incantano tra luci e musiche e carrozze d’altri tempi, in uno scenario ricamato da campanili e rocce svettanti !) e di sapori da scoprire.
E’ inebriante immergersi nell’aroma di vini pregiati e grappe profumate, come nel gusto di specialità culinarie, tra cui i canederli, i formaggi e la polenta realizzata in mille e una ricetta.
Come non lasciarsi coccolare dalla cordiale ospitalità offertaci da agriturismi ed enoteche, aperte a cultori della degustazione e neofiti curiosi ?
Ma abbandoniamo per un attimo la vita cittadina per esplorare il paradiso naturale che circonda i trentini...
Lasciamoci invitare dal verde dei boschi, dai torrenti zampillanti, dalle superbe vedute che incorniciano il Monte Bondone.
E’ tappa obbligatoria per gli amanti delle bellezze naturali e della quiete come della vita attiva e dell’avventura.
Sia d’estate che nella stagione invernale è possibile praticare gli sport più svariati: sotto il sole escursioni, passeggiate, gite, corsi di roccia e pedalate in mountain bike; sulla neve sci alpino e di fondo, alpinismo e pattinaggio su ghiaccio.
Gli appassionati di bicicletta saranno tra i più soddisfatti, grazie alla presenza di una lunghissima pista ciclabile sulle sponde dell’Adige, a fendere colori e profumi di frutteti e vigneti circostanti.
I più romantici potranno invece sognare ad occhi aperti, ai piedi dell’Orrido di Ponte Alto, una stretta forra alle porte di Trento, nella quale il torrente Fersina si getta dando vita ad una spettacolare cascata.
Il Monte Bondone vi schiuderà i suoi tesori a beneficio di mente e corpo: la vetta più alta nella Conca delle Viote (a m 1550) e il Giardino Botanico Alpino vi faranno dimenticare stress, traffico e vita sedentaria.
Il verde, il cielo terso, i colori ed ogni elemento incontaminato della natura, in montagna, così come l’arte, la storia, le tradizioni in città, si offrono ogni istante al vostro cuore e lo conquistano...

Val di Sole
E’ un’oasi di verde (più di un terzo del territorio è consacrato a parco), in cui rilassarsi e praticare gli sport più coinvolgenti: alpinismo, trekking, rafting, mountain bike, escursioni naturalistiche...ma non solo!
La Val di Sole vanta incantevoli edifici rustici e palazzi, chiese e castelli risalenti a vari periodi. Un paradiso per gli estimatori dell’arte e gli amanti della storia, che spesso si sposa alla leggenda, ed esplode nelle suggestive rappresentazioni di carattere medievale che vi hanno luogo.

Valsugana
Sa regalare il meglio della natura; ci abbracciano splendidi specchi d’acqua, verdissimi prati e boschi, ma anche alcuni dei complessi fortificati meglio conservati, risalenti al periodo asburgico, e adibiti a musei.
Sinonimo di salute e bellezza, le terme di Levico e Vetriolo hanno reso la Valsugana famosa a livello internazionale.
Da non perdere l’occasione di passeggiare lungo i rigogliosi pascoli dell’altopiano di Vezzena, anche per gustare l’antico e ricercato formaggio del luogo.

Rovereto
Fascino medievale e memorie storiche ci chiamano a scoprire un borgo fervente d’attività, protetto da un castello a disegno poligonale, che il tempo trasformò in un’importante città, ricca di bellezze architettoniche. Chiese, conventi, palazzi, così come imponenti opifici, piazze e portici, trasmettono ad un tempo pace e vitalità, ed animano il presente di antiche suggestioni.

Riva del Garda
Emozioni a colori vi sorprenderanno! Cielo terso ed acque d’un azzurro intenso e palpabile fanno da sfondo ad una vegetazione incredibilmente mediterranea, prodiga di olivi, limoni, palme ed allori.
Questo è solo uno degli ingredienti della ricetta della felicità offerta da Riva. Potrete gustare, inoltre, preziosi assaggi di storia, arte, tradizioni, calorosa ospitalità e sport.
Da godersi l’elegante ed austera Rocca di Riva, dalle quattro torri angolari, protese sul canale che specchia il verde dei giardini.

Val Di Non
Vette innevate e passi dolomitici, acque cristalline a lambire prati fioriti ed alberi da frutto; ecco il rigoglio naturale che vi accoglierà in Val di Non. E’ la cornice ideale di un’esperienza che racchiude mille affascinanti segreti: i capolavori dell’arte architettonica e figurativa, l’incanto della storia che si respira per i borghi, i sapori della terra generosa, la fiorente tradizione artigianale, insieme alle magiche rievocazioni in costume di tempi lontani.

Il trentino in tavola

La cucina tipica trentina, ricca di profumi e sapori consente agli amanti della buona tavola di cimentarsi in un piacevole viaggio all’insegna del gusto.
La genuinità delle materie prime si sublima in una danza di sapori a partire dai salumi tipici come la mortadella della Val di Non, dalla curiosa forma a polpetta fortemente affumicata, le ciuighe del Banale ricavate da carni miste alle quali vengono aggiunte le rape, per arrivare allo speck alimento simbolo di questa cultura alimentare, che dovrebbe essere, per dirla con lo scrittore meranese Iosef Wenter “vigoroso come le noci appena giunte a maturazione, il grasso di un bel bianco vivo con leggere sfumatura rosate... dolce, saporito e salato quanto basta”.
Lo spettacolo del palato continua con i primi tra cui canederli, gnocchi e strangolapreti al burro o al ragù, deliziose zuppe e minestre, risotti realizzati con vari ingredienti.
Ad arricchire la tavola si prestano la selvaggina, le carni di manzo e maiale, pollo lepre e coniglio, accompagnate da polenta, patate, funghi o da cetrioli e crauti, e rinvigorite da salse e sughi.
Tipica e deliziosa è la carne salada, una ricetta a base di fettine di manzo in salamoia aromatizzate; non esaltarla con l'olio dorato dal profumo lieve e fruttato della regione sarebbe quasi un delitto.
Da non perdere le pietanze costituite da pesce di lago, ovvero carpione, trota lacustre, cavedano, luccio e pesce persico (per citare solo alcuni dei più pregiati) cotti ai ferri o bolliti, così come fatti in umido o in carpione.
E’ invitante riscoprire la genuina semplicità dei formaggi trentini: come i famigerati Vezzena e Puzzone di Moena, insieme ai profumati Nostrani che ci parlano di freschezza e tradizione.
Continuiamo il viaggio tra i sapori lasciandoci rinfrescare da verdura e frutta di ottima qualità, apprezzando asparagi, zucchine e broccoli oppure sugose susine, dolcissime mele ed incantevoli marroni... prima di farci coccolare dalle proposte dolciarie di questa regione che ha fatto del gusto un'arte.
Perdiamoci dunque nelle squisitezze di torte alla frutta, frittelle di pane e mele, krapfen, oppure assaggiamo i celeberrimi Strudel e Sacher di derivazione austriaca. A Natale sarà inevitabile peccato di gola il tuffarsi negl’incredibili ingredienti degli Zelten a base di pasta di segale lavorata con frutta secca.
I cultori della degustazione saranno ampiamente appagati dai prestigiosi vini Doc sgorganti dai vitigni del Trentino.
Scopriremo gli ottimi bianchi come lo Chardonnay, il Mueller Thurgau il Pinot Bianco e Grigio e i rossi dal caratteristico sapore asciutto come il Cabernet, il Teroldego Rotaliano o l’amarognolo Pinot Nero e il Merlot dal retrogusto erbaceo.
Anche la distillazione della grappa, nei secoli divenuta arte, riserva gradevoli sorprese: accanto alle grappe classiche, ricche ed intense, si potranno gustare quelle delicate o ancora le aromatizzate ai frutti ed erbe, bacche e radici.

 

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