Pescara e dintorni

Pescara e dintorni

PESCARA, SUGGESTIONI D’ANNUNZIANE

Pescara è una città giovanissima, nata da poco più di sessant’anni dalla fusione, avvenuta nel 1927, tra i piccoli centri di Pescara, in provincia di Chieti e di Castellamare Adriatico, in provincia di Teramo. Ma è anche una città sorprendente, proprio perché in pochissimi anni è diventata il più grande agglomerato urbano d’Abruzzo, dove dinamismo e intraprendenza sono le parole d’ordine.
Anche se è possibile andare alla scoperta delle vestigia più antiche, a Pescara è la parte moderna a trionfare sulla vecchia e ad incarnarsi in simboli di grande impatto visivo. Tra questi ricordiamo l’aeroporto d’Abruzzo Liberi, il modernissimo porto turistico, considerato uno dei migliori d’Italia per ampiezza e funzionalità, e la nuova stazione ferroviaria, vero capolavoro della tecnica moderna.
Un’altra suggestiva icona di progresso è la Nave di Cascella, una grande fontana a forma di nave posta al centro della città, in Piazza Primo Maggio, sullo sfondo dei dorati arenili del mare Adriatico. Proprio partendo da questa piazza, moderni palazzi, raffinati caffè e ricercate boutiques ci danno il benvenuto in Piazza della Rinascita, ribattezzata Piazza Salotto, perché è divenuta il luogo d’incontro e ritrovo dei Pescaresi e dunque il suo cuore pulsante.
Già solo da questi pochi elementi, non c’è da meravigliarsi se Pescara è la città con maggiore ascendente su tutti gli abruzzesi, e non solo.
A tutto questo si aggiunga un litorale di oltre 10 km  con la spiaggia, gli splendidi lungomare e le  caratteristiche palme che d’estate costituiscono un frizzante polo d’attrazione per tutti gli abitanti.
Se l’anima moderna della città è quella che ha maggiore impatto sul visitatore, non numerosissime ma neppure tanto esigue sono le testimonianze della Pescara Vecchia, dalle splendide ville liberty al piccolo nucleo del centro storico gravitante attorno a Corso Manthonè.
In fondo alla strada sulla destra c’è la Casa dove il 12 marzo del 1863 nacque Gabriele D’Annunzio, oggi Museo. Il Vate amò Pescara, la sua città, al punto da lottare per ottenerne l’unificazione con Castellamare e la nascita della provincia, il che puntualmente avvenne nel 1926. Amò tanto il dialetto pescarese, da farlo suo in alcuni componimenti in vernacolo dedicati alla gente d’Abruzzo. Il Museo conserva foto, cimeli e ricordi del poeta, insieme a tutte le sue opere. Per sua espressa volontà, come condizione ad un aiuto economico, nella cattedrale di San Cetteo sono conservati i resti dell’amata madre, donna Luisa, alla quale la città di Pescara ha dedicato anche una via. All’interno della Cattedrale spicca anche il prezioso dipinto di S. Francesco del Guercino, donato dallo stesso D’Annunzio. A lui sono anche intitolati il liceo-ginnasio, il teatro e la pineta d’Avalos, meglio nota appunto come dannunziana, che costituisce la più importante zona verde del capoluogo provinciale, situata nella zona sud della città.
Abbandonando per un attimo le suggestioni dannunziane che pervadono tutta la provincia, è interessante soffermarsi su alcuni edifici che rappresentano dei notevoli esempi di quella architettura d’inizio secolo che ha caratterizzato l’aspetto della città.
Su Piazza Italia si erge il Palazzo del Governo, progettato nel 1927 dall’architetto Vincenzo Pilotti, ampio e ornato da quattro gruppi statuari posti sull’attico. Al suo interno nel salone del consiglio provinciale è esposta la grande tela raffigurante “La Figlia Di Iorio”, omaggio del pittore Francesco Paolo Michetti a D’Annunzio. Nel Palazzo ha sede la Prefettura, l’Amministrazione Provinciale e la Biblioteca Provinciale G. D’Annunzio. L’architettura civile annovera altri due notevoli esempi. come il Palazzo del Municipio con la Torre (sempre del Pilotti) ed il vicino Palazzo delle Poste.
Le attrattive della città comprendono anche una ricca e originale offerta museale: il Museo Cascella, intitolato all’omonimo pittore, ceramista, incisore, litografo e capostipite di una famiglia d’artisti; il Museo delle Genti d’Abruzzo che conserva oggetti e costumi della civiltà pastorale abruzzese; il Museo Ittico, che presenta, oltre a vari fossili marini, anche un acquario con varie specie e lo scheletro di un capodoglio arenatosi anni fa sulla costa.  

A spasso nella provincia

Caramanico Terme
Località che deve la sua fama alle Terme che si trovano in un Parco nella parte alta del paese, servite da un’acqua minerale sulfurea proveniente dalle sorgenti della Salute e di Santa Croce, indicate per la cura di varie patologie. Degni di nota anche alcuni importanti monumenti, tra cui la Chiesa di S. Maria Maggiore, in stile romanico-gotico, la chiesa di S. Domenico e quella di San Nicola, che custodisce al suo interno una pregevole croce d’argento di Giovanni Rizio.

Città Sant’Angelo
Cittadina posta sul versante destro della bassa valle del torrente Piomba, forse identificabile con la vestina Angulus. Distrutta da Federico II nel 1229 e prontamente ricostruita, appartenne poi a vari feudatari, tra i quali i Carafa e i Piccolomini. Il principale monumento è la Collegiata di San Michele, caratterizzata da un possente campanile e da un magnifico portale ogivale trecentesco, che nella lunetta sovrastante contiene la piccola statua dell’Arcangelo.

Loreto Aprutino
Il nome di questa attiva località agricola è dovuto ai lauri che ricoprivano il colle su cui essa è arroccata. La Laurentum romana divenne contea nel Medioevo e seguì in seguito i destini di vari feudatari. Nella sua parte somma sorge la Matrice, chiesa quattrocentesca impreziosita da eleganti trifore romaniche e da un portale rinascimentale dove spicca lo stemma dei Borboni che la elessero “regia abbazia”. Nelle vicinanze si trova la Galleria delle antiche ceramiche abruzzesi, creata verso il 1957 dal barone Giacomo Acerbo che poi la ospitò nel suo palazzo. La collezione conserva circa 600 pezzi che documentano lo sviluppo della ceramica abruzzese a partire dal ‘400.

Penne
L’antica Pinna, toponimo per altura, vanta un’incantevole posizione su due colli, tra le valli dei Torrenti Fino e Tavo. Fiorente centro commerciale, è particolarmente rinomato per la lavorazione artigianale del ferro battuto. Numerosissime le testimonianze del passato che rendono Penne una delle cittadine della provincia più interessanti sotto il profilo artistico, a partire dalla suggestiva e settecentesca Porta S. Francesco, da cui si può accedere al centro storico. Molti gli edifici di architettura sacra, tra cui la Cattedrale, sorta presumibilmente su un antico tempio di Vesta, dove un’antichissima cripta presenta il chiaro riutilizzo di materiali di edifici classici romani. Tra le altre chiese, ricordiamo quella benedettina di S. Maria in Colleromano, impreziosita da un prezioso portale trecentesco riccamente decorato. Nelle vicinanze di Penne, si trova l’omonimo lago, che ha assunto nel tempo una notevole rilevanza ecologica, con l’istituzione di una riserva naturale regionale e al contempo di un’oasi WWF.   

 

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