Verona

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A Verona le molte stagioni del passato cittadino si intrecciano con la grande vitalità del presente: oggi come un tempo i veronesi assistono a spettacoli nell'Arena romana, pregano nella chiesa romanica di San Zeno Maggiore, vanno e vengono per il medievale Ponte Scaligero, fanno la spesa nel pittoresco mercato della frutta e della verdura in piazza delle Erbe, cuore della città fin dai tempi più antichi.

Il passato romano sopravvive innanzitutto nel più famoso monumento di Verona: l'Arena, il vasto (può contenere 22mila spettatori) e ottimamente conservato anfiteatro risalente al I sec. d.C. che in luglio e agosto ospita grandiosi spettacoli lirici (particolarmente spettacolari sono gli allestimenti dell'"Aida" di Verdi). Meno conosciuto, ma altrettanto notevole, è il Teatro romano degli inizi del I sec. d.C., inserito in un suggestivo scenario sul colle S.Pietro. Vi si giunge attraversando l'Adige appena a nord del centro cittadino, passando sul Ponte della Pietra, opera romana dell'89 a.C., interamente ricostruita ma ancora affascinante.
L'antica Arena chiude a nord-est la piazza Bra, moderno luogo di ritrovo cittadino lungo il quale corre il "Listòn", animatissimo passeggio pubblico lastricato dove i veronesi si incontrano per fare quattro passi prima o dopo cena. Vi si trovano infatti i locali tradizionali degli aperitivi veronesi, come il Caffè Liston 12 e il Caffè Baglioni. Dal Liston si imbocca via Mazzini, la via dello shopping veronese dove si affacciano alcuni negozi templi dell'eleganza cittadina. Questa via di moderne distrazioni conduce però al più romantico passato della città.   
In via Cappello al n.21-23, si trova infatti la presunta casa di Giulietta Capuleti, edifico gotico del XIII secolo, da poco riaperto al pubblico dopo un anno di restauri. Nel cortiletto, su cui prospetta il celebre balcone (ricostruito), par di sentire echeggiare i bei versi shakespeariani: "Romeo, perché sei tu Romeo?", esclamava Giulietta, dolendosi che il suo innamorato fosse il rampollo della famiglia Montecchi, nemica giurata dei Capuleti. "Chiamami amore e sarò ribattezzato!", le rispondeva appassionato Romeo. Quale contrasto con il prosaico proverbio veneto che suggerisce di scegliere come moglie una donna  che "la piasa, la tasa e la staga in casa", cioè che si adoperi per piacere al marito, che stia sempre zitta e che esca il meno possibile! Com'è noto, la storia d'amore tra i due giovinetti veronesi si concluse tragicamente: la tradizione identifica la tomba di Giulietta con un sarcofago conservato presso il chiostro dell'ex chiesa di S.Francesco, in via del Pontiere.
Da via Mazzini si giunge anche in piazza delle Erbe, antica sede del foro romano oggi racchiusa tra vecchie case e torri che ne conservano l'atmosfera medievale. Di qui, passando sotto l'Arco della Costa (cosiddetto perché dal '400 vi pende una costola di balena), si arriva in piazza dei Signori, attorniata da edifici che ospitarono le pubbliche istituzioni cittadine in epoca comunale e signorile. In fondo alla piazza si apre uno degli angoli più suggestivi di Verona: la piazzetta delle Arche Scaligere, monumentali tombe degli Scaligeri, signori della città dal 1262 al 1387.

Poco oltre, in direzione nord-ovest, si incontra la chiesa gotica di S.Anastasia (col superbo portale e il maestoso interno ricco di pregevoli opere d'arte), di fronte alla quale si apre l'omonimo corso, la via degli antiquari veronesi, con pittoreschi negozi come l'antica Drogheria Ferrario, le cui vetrine sono allestite con "fondi" ottocenteschi -vecchi attrezzi, oggetti e merci- della bottega.
Altri tre luoghi imperdibili della città sono pure facilmente raggiungibili dalla centrale piazza Bra. Da qui, percorrendo la via Roma, si arriva al principale monumento medievale civile di Verona: il Castelvecchio, imponente fortezza eretta da Cangrande I della Scala intorno al 1355, con l'adiacente Ponte Scaligero, distrutto durante la guerra ma fedelmente ricostruito sul disegno medievale. Dal Castelvecchio, costeggiando l'Adige sul Regaste San Zeno, che offre una bella vista sul fiume e il castello, si giunge a San Zeno Maggiore, capolavoro dell'architettura romanica italiana e più celebre monumento di Verona dopo l'Arena. All'interno, sull'altare maggiore, si trova una vera "perla" veronese: la magnifica pala (trittico con Madonna e santi) dipinta nel 1459 da Andrea Mantegna.

CITTÀ’ DI BUONE FORCHETTE E GRANDI CANTINE
La cucina veronese è apprezzata a livello internazionale per la varietà dei suoi piatti. Gli gnocchi di patate e la pasta e fagioli sono forse le specialità di Verona meglio conosciute, insieme al famoso pandoro, il sofficissimo dolce natalizio ricoperto di zucchero a velo. Ma la gastronomia locale offre anche piatti ben più complessi e ricercati, come la zuppa scaligera, a base di piccione, tacchinella, pollo e vino bianco; la “pastizada de caval”, spezzatino di cavallo cotto in intingolo aromatico; le pappardelle al sugo di piselli; i “bigoli” con sardine; e come dolce, oltre al celebre pandoro, i meno conosciuti “natalini” e “brassadella” pasquale. Vi sono inoltre specialità tipiche di località vicine, come i risotti di Isola, i tortellini di Valeggio e gli asparagi di Rivoli. Il tutto innaffiato con i famosissimi vini Valpolicella, Recioto, Soave, Bardolino e Custoza, apprezzati in tutto il mondo.
Una famosa tappa gastronomica a Verona è il ristorante Arche, in via Arche Scaligere. Per un pranzo tipico in un ambiente suggestivo, si può anche fare una puntatina fuori città, al ristorante Ciccarelli, antica posta di diligenze in località Madonna sulla statale per Mantova, a sud di Verona.

 

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