Milano "Brera"

Brera, il "quartiere latino" di Milano

Brera è uno dei quartieri più caratteristici e vivaci di Milano e offre al visitatore molteplici attrattive: monumenti importanti, scorci suggestivi, boutique eleganti e negozietti curiosi, gallerie d'arte e botteghe antiquarie ed una vasta scelta di ristoranti e locali notturni.

Il suo nome deriva dall'antico milanese brayda ("prato, terreno incolto"): fino al '600 fu infatti una zona prevalentemente agreste. Ma come attestano i bei palazzi nobiliari sulle Vie Brera e Borgonuovo, da fine '600 Brera divenne una zona residenziale elegante. A rendere Brera uno dei quartieri più pittoreschi della vecchia Milano furono però gli artisti e i bohémien che -data la presenza dell'Accademia di Belle Arti e di tanti studi e gallerie di pittura- l'animarono fino agli anni '50 e '60. Grazie a queste presenze, Brera si è guadagnato l'appellativo di "Quartiere Latino" milanese.
Tuttora è il quartiere residenziale preferito dagli artisti, perlomeno quelli che se lo possono permettere. Infatti dopo gli anni '60 pesanti ristrutturazioni edilizie hanno cacciato gli abitanti storici e più poveri e Brera si è trasformato in un quartiere per ricchi.

Iniziamo la visita da Via Brera (M Montenapoleone/Cairoli/ Lanza): sul primo tratto, stretto e grigio, si affacciano interessanti edifici settecenteschi, fra cui Casa Beccaria (n.6), dove Cesare Beccaria, uno fra i maggiori giuristi della storia, abitò e scrisse il fondamentale trattato Dei delitti e delle pene. Dove la via si allarga, s'innalza la massiccia mole barocca di Palazzo Cusani (n.15), il primo e più importante dei palazzi settecenteschi milanesi (1719, Giovanni Ruggeri).
Di fronte al palazzo si apre la Piazzetta Brera, dalla quale parte un diverticolo che conduce all'incantevole Orto Botanico: creato nel 1774 a beneficio degli studenti speziali, conserva ancora l'aspetto originario, con stupende piante secolari, serre neoclassiche del Piermarini ed un incredibile concerto di uccelli nel cuore della città. Purtroppo è chiuso al pubblico, ma vale la pena di dargli comunque una sbirciatina.
Tornati su Via Brera incontriamo sulla destra il Palazzo di Brera, sede delle prestigiose Accademia di Belle Arti e Biblioteca Braidense e della Pinacoteca (orario: ma-sa 9-17,30; do e festivi 9-12,45; chiuso lu), uno dei massimi musei del mondo, che conserva capolavori della pittura italiana dal '300 al '900 e stranieri: se ne avete il tempo, non mancate di visitarla! Il palazzo fu eretto nel '600 dal Richini e poi modificato dal Piermarini (1779) su incarico dell'imperatrice Maria Teresa, alla quale si deve la creazione della Biblioteca, dell'Accademia e dell'Orto Botanico. Il primo nucleo della Pinacoteca invece sorse ai primi dell'800 per volere di Napoleone, un'origine sancita dalla statua bronzea di Napoleone vittorioso (1811), capolavoro del Canova che si trova nel superbo cortile barocco, disegnato da Martino Bassi e costruito dal Richini, che merita senza'altro almeno uno sguardo.

Oltre il Palazzo di Brera, troviamo lo storico Bar Giamaica (via Brera 32), dove un tempo solevano incontrarsi pittori, intellettuali e poetici. Poi, imboccando Via Fiori Chiari, ci addentriamo in quella che era la zona bohémien della città e spuntiamo in una piazzetta che è il cuore di questo quartiere ancora ricco di atmosfera.
Le vie intorno alla piazzetta pullulano di negozi, gallerie d'arte, ristoranti e piano bar e la sera sono affollate da milanesi, turisti, venditori ambulanti e cartomanti. La parata delle boutique, dei negozi curiosi, delle gallerie d'arte, dei bar, ristoranti e locali notturni prosegue nelle vie adiacenti ad est, fino in Corso Garibaldi, e a nord, fino in Via Moscova.
Se avete tempo, continuate l'esplorazione in queste direzioni ed andate a cercare anche due chiese interessanti. San Simpliciano (in P.za delle Crociate) fu eretta da Sant'Ambrogio alla fine del IV secolo e trasformata in stile romanico nel XII; date almeno uno sguardo all'affresco sulla volta dell'abside, L'incoronazione della Vergine, capolavoro cinquecentesco del Bergognone, e al bellissimo chiostro del '500 nell'attiguo convento. San Marco, nell'omonima piazza, fu fondata nel 1254 ed è una delle più affascinanti chiese di Milano: dopo il 1956 vi sono stati scoperti antichi affreschi, fra cui la cosiddetta Madonna di Leonardo, attribuita al grande artista-scienziato. San Marco ha anche un posto nella storia della musica: nell'annessa canonica abitò brevemente Mozart quando, ancora bambino, incantò coi suoi concerti la buona società milanese; sempre nel '700, il grande compositore Sammartini vi fu organista per lungo tempo; e il 22 maggio 1874 Verdi vi diresse personalmente il suo eccelso Requiem in memoria di Alessandro Manzoni.
Non lontano da P.za San Marco, in Via Solferino n.28 si trova il Palazzo del Corriere della Sera (Luca Beltrami), sede della redazione del più antico ed autorevole fra i grandi quotidiani italiani.

 

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