Vie della Fede

Dai Colli all’Adige, un nuovo modo per conoscere il territorio

Un viaggio tra Colli Euganei e Bassa Padovana alla scoperta di abbazie e pievi lungo le “Antiche vie della Fede”



Monselice, 29 gennaio 2020 - Il territorio dei Colli Euganei e della Bassa Padovana è costellato da eremi, chiese rurali, capitelli, abbazie e monasteri, a testimonianza di quel profondo e diffuso senso religioso caratteristico di queste zone. L’itinerario “Antiche vie della Fede”, all’insegna della spiritualità dei luoghi e lontano dai consueti flussi turistici, ci condurrà sulle tracce di questo passato partendo da Tramonte, piccola frazione collinare nel comune di Teolo, per arrivare alla città murata di Montagnana - uno dei borghi più belli d’Italia - per riscoprire il fascino raccolto e meditativo di questi territori.

Partiamo quindi dalla chiesa di San Giorgio, collocata sul versante meridionale del monte Boscalbò nella frazione di Tramonte di Teolo, che ha un’origine antichissima, testimoniata anche da alcuni suggestivi frammenti di iscrizioni lapidee risalenti all’VIII e al IX sec. visibili sul muro laterale dell’edificio. Ma è l’interno di questo luogo pittoresco a riservare le sorprese più belle: le pareti conservano alcuni affreschi medievali probabilmente datati intorno all’anno Mille, sono degli ultimi anni del ‘400 i tondi che rappresentano i Dodici apostoli opera di un artista della scuola di Jacopo da Montagnana e si possono ancora oggi ammirare alcune rare opere in terracotta della seconda metà del ‘400.

Da qui ci dirigiamo in direzione del borgo di Luvigliano, frazione di Torreglia, per una breve tappa alla chiesa di San Martino, raggiungibile percorrendo la strada che costeggia il muro di recinzione dell’imponente Villa Vescovi, oggi patrimonio del FAI - Fondo Ambiente Italiano. La storia di questa bella chiesa in stile neoclassico si intreccia con quella del palazzo vescovile: recenti indagini archeologiche hanno, infatti, dimostrato che l’antica pieve sorgeva originariamente sullo sperone roccioso dove venne successivamente edificata la villa.

Riprendiamo, quindi, in nostro percorso per raggiungere “Torreglia alta” e la chiesa di San Sabino, ossia il nucleo più antico dell’abitato di Torreglia che sorge sul piccolo Colle della Mira, posto tra due valli, la Valderio e la Vallorto, da cui si gode di un vasto panorama sulla pianura e sui colli circostanti. La chiesa, di cui si hanno le prime notizie in un documento del 1200, fu interamente ricostruita nel corso del XVII secolo e restaurata nelle sue attuali forme barocche nel 1765, grazie al contributo del celebre sacerdote e letterato Jacopo Facciolati, il figlio più illustre di Torreglia. Sul piccolo sagrato antistante, spicca ancora oggi la bella e possente torre campanaria che pare sia stata ricavata dai resti di un antichissimo fortilizio: proprio da questa torre deriva probabilmente il toponimo “Turricula”, che ha dato origine al nome del paese.

Ci dirigiamo adesso nuovamente verso il territorio comunale di Teolo per visitare la chiesa di San Biagio, che si trova nella frazione di Castelnuovo, caratteristico borgo che sorge ai piedi del Monte Venda, il più alto, con i suoi 603 metri, degli Euganei. L'edificio, che svetta sul crinale della collina dominando la vallata sottostante, accoglie con la sua imponenza il visitatore al termine di una ripida scalinata. Degni di nota sono una tela con il “Martirio di San Biagio” opera di un pittore veneziano del Cinquecento, ma anche il portale laterale in trachite, che riproduce quello che si trovava nell’antico monastero degli Olivetani.

Proprio i ruderi dell’antico Monastero degli Olivetani - sulla cima del Monte Venda nel comune di Galzignano Terme - sono l’ultima tappa sui colli del nostro percorso, prima di dirigerci verso la pianura. La peculiare conformazione e natura dei Colli Euganei particolarmente adatta all’isolamento e alla contemplazione, ha ispirato per secoli l'insediamento di comunità religiose e la prima testimonianza storica che attesta la presenza di religiosi sul Venda risale al 1197. Oggi, dell'imponente complesso del monastero di San Giovanni Battista, conosciuto con il nome dei Monaci Olivetani che vi si insediarono alla fine del 1300, sono ancora visibili parti della chiesa, la torre campanaria e la cripta, salvati dalla rovina grazie a recenti interventi di restauro.

Raggiungiamo quindi adesso la zona della Bassa Padovana per le ultime due tappe del percorso: il Santuario della Madonna del Tresto a Ospedaletto Euganeo e il Duomo di Montagnana.

Si racconta che la nascita del Santuario della Madonna del Tresto nel 1468 a Ospedaletto Euganeo sia legata all’apparizione miracolosa della Madonna che fece anche zampillare la fonte d’acqua che ancora oggi ristora fedeli e pellegrini di passaggio. Il complesso del Santuario è stato oggetto di un recente restauro che ha restituito alla loro originaria bellezza la chiesa - che spicca nell’ampio piazzale con la sua sobria facciata in stile lombardesco - le antiche cappelle e la ricca collezione di ex voto databili dalla fine del Quattrocento e fino al secolo scorso. Al suo interno, la chiesa custodisce varie tele di maestri veneti e un vero e proprio gioiello: il dipinto della Madonna Miracolosa attribuito a Jacopo da Montagnana.

Arriviamo, infine, al borgo di Montagnana dove, nella piazza principale, incontriamo subito il Duomo intitolato a Santa Maria Assunta: se lo osserviamo attentamente ci accorgiamo che l’asse maggiore dell’edificio è orientato secondo i punti cardinali e in questo modo la chiesa diventa una perfetta meridiana. Una volta entrati è possibile ammirare il gusto rinascimentale della navata centrale, l’elegante loggiato in legno che un tempo ospitava l’organo, l’altare disegnato dal Sansovino, ma soprattutto i due affreschi che rappresentano Davide e Giuditta attribuiti al Giorgione, l’affresco del catino absidale del presbiterio che rappresenta L’Assunzione di Maria opera del Buonconsiglio e, infine, la pala con la Trasfigurazione di Cristo di Paolo Veronese.

Il progetto#daiColliall'Adige

#daiColliall'Adige
è il nuovo sistema di promozione del turismo rurale che coinvolge 44 Comuni dell’area tra i Colli Euganei e la Bassa Padovana.
Il Progetto che si inserisce nell’ambito del Programma di Sviluppo Locale 2014-2020 del GAL Patavino è sostenuto dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (con Unione Europea, Stato, e Regione Veneto) e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Il sistema di promozione #daiColliall'Adige è articolato in una serie di servizi collegati tra loro a beneficio di tutto il territorio rurale:

  • Video Service della ruralità: un gruppo di giovani under 35 - aspiranti registi, artisti, operatori, studenti, appassionati di cinema - che hanno l'occasione di partecipare a un master con il regista Marco Segato, un laboratorio di idee che porterà alla produzione di video postcards;
  • Web team: un team specializzato per veicolare il meglio della ruralità sul sito www.collieuganei.it e i Social collegati;
  • Sportello degli educational tour: un’esperienza diretta della ruralità con iniziative costruite ad hoc;
  • Banca ore delle guide turistiche: guide turistiche accolgono i visitatori alla scoperta di un territorio che va dai Colli Euganei all’Adige;
  • Turismo scolastico sull’identità rurale: ragazzi e famiglie, grazie all’implementazione di tre modelli di turismo scolastico, sono coinvolti sul tema delle risorse locali;
  • Ufficio stampa del turismo rurale: un ufficio stampa dedicato alla promozione dell’informazione turistica sostenibile del territorio.


Info
GAL Patavino scarl
Via S. Stefano Sup., n.38 35043 Monselice (PD)
Tel. 0429/784872 - Fax. 0429/1708062
info@galpatavino.it
galpatavino.it

 

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