Liguria

Regione Liguria

Tra brez​ze marine e declivi scoscesi

"Poca terra e tanto mare". È con questo detto che i liguri amano definire la loro regione, una striscia di terra schiacciata tra impervie montagne e il Mar Mediterraneo, da secoli crocevia di scambi di esperienze, di uomini e di prodotti. Lungo la costa si snodano una serie di paesi e porticcioli che insieme creano un arcobaleno di colori e suggestioni: dalle Riviere dei Fiori e delle Palme con le loro località balneari, le splendide promenade e i loro profili più morbidi e sabbiosi, si passa gradualmente al paesaggio più selvaggio e aspro della Riviera di Levante, caratterizzata da una costa frastagliata e scorci mozzafiato tra baie e scogliere. I centri storici hanno conservato intatto tutto il fascino del tempo passato. Dai porticcioli si dirama un dedalo di vicoli e creuze lastricate a costituire i famosi carruggi, che  coi loro slarghi aprono la vista sulle classiche immagini della vecchia architettura ligure: le antiche case color pastello attaccate le une alle altre, i portali in ardesia, le persiane vere e quelle riprodotte con maestria da efficaci trompe l’œil, le piazzette irregolari con i loro selciati disegnati da ciottoli rigorosamente bianchi e neri. Ma Liguria significa anche tante incantevoli città d’arte: Genova e il suo porto, La Spezia e il Golfo dei poeti, Savona e Imperia e il loro litorale, località solari come Sanremo, tutte ricche di vestigia dei secoli passati, dal periodo medioevale a quello della Repubblica di Genova e dei casati che si avvicendarono nella regione. Pensiamo anche al paesaggio unico delle Cinque Terre, che mantengono intatto tutto il fascino originale di borghi costruiti su speroni di roccia o alla foce di torrenti.
La Liguria, grazie alla sua favorevole posizione geografica, gode di un clima mediterraneo, secco e temperato, spesso ventoso, adatto alla coltivazione dell'olivo e della vite. Ciò che caratterizza in negativo quest'area è invece la difficoltà di lavorare le terre, ripide e scoscese, sassose, non facili da governare. Nel corso dei secoli, i contadini liguri, grazie a sforzi immani, hanno saputo ricavare microscopici appezzamenti, erigendo i caratteristici muretti a secco e ottenendo così i terrazzamenti su cui vite e olivo hanno potuto vegetare e fruttificare.

Le specialità della cucina ligure
Gastronomia in Liguria è sinonimo di varietà e qualità: grazie alla fiorente attività agricola la cucina ligure ha, infatti, a sua disposizione qualsiasi tipo di prodotto , dagli agrumi ai carciofi, dagli asparagi alle primizie, rinomate in tutto il mondo. I frantoi della riviera di ponente producono un olio profumato e gustoso, mentre pesche, albicocche e ciliegie hanno importanza a carattere internazionale. I vini della zona sono riconosciuti ed apprezzati in tutta Europa: tra i maggiori ricordiamo il Pigato, il Vermentino ed il Rossese.
Ma anche le verdi colline e i boschi offrono diverse specie di funghi, tutti ugualmente gustosi. Pesci e crostacei, sono anch’essi valorizzati dalla tradizionale cucina ligure. Tra le tipiche specialità gastronomiche troviamo il famoso pesto, la farinata, la focaccia, il condiglione, il ciuppin, le frittelle di bianchetti, lo stoccafisso e molte altre prelibatezze da non perdere.

L’olio extra vergine d’oliva
È il frutto più prezioso dell’olivo, pianta millenaria radicata nella cultura e nella civiltà mediterranea ed è uno degli alimenti principali della dieta mediterranea, sia per le sue indiscusse qualità organolettiche e per i suoi valori nutritivi, che per la sua elevata digeribilità e le sua caratteristiche biologiche, che lo rendono innocuo per il colesterolo e preferibile ad altre tipologie di grassi.
Per questo, da millenni, l’olivo dona alla gente ligure i suoi ricchi frutti da cui essa ricava il suo dorato e denso condimento, seguendo i metodi di spremitura sapienti ed esperti.
Ne basta un filo per rendere ogni piatto più appetitoso: è sin dai tempi più antichi il “principe” indiscusso della cucina mediterranea.

Pesto e pomodori: il piacere di stuzzicare il palato
Fate cuocere gli spaghetti e versateli in una zuppiera. Aggiungete il pesto ligure , olio extra vergine d’oliva, un po’ d’acqua di cottura e pizzico di parmigiano.
Per una pasta al pesto tipicamente ligure fate cuocere insieme alla pasta delle patate tagliate a fette sottili, una manciata di fagiolini e condite con il pesto.
Ancora il pesto per preparare i pomodori “perini”. Tagliateli a metà, riempiteli con il pesto e cuoceteli nel forno: un antipasto o un contorno davvero delizioso.

 

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