Dieta Gift

La dieta "Gift"

Tra le svariate diete proposte ogni giorno, la dieta Gift si rifà a un modello più compatibile con il nostro corpo e i nostri fabbisogni alimentari, non imponendoci alcun tipo di restrizione, ma ponendo soltanto l’accento sull’equilibrio con noi stessi.

In una società dove l’aspetto fisico è sempre più importante, raggiungere e mantenere il proprio peso forma è un’esigenza inderogabile. Non è solo una questione estetica: i chili di troppo fanno male anche e soprattutto alla salute. Un peso eccessivo infatti favorisce l’insorgenza di diabete, malattie cardiovascolari e danneggia le articolazioni, solo per citare le più note tra le conseguenze e per questi motivi è importante seguire una dieta sana e bilanciata. Spesso però, per via della vita sempre più sedentaria e della difficoltà oggettiva di consumare pasti sani ed equilibrati sia dal punto di vista energetico che delle calorie, specie se si mangia fuori casa, i chili di troppo si accumulano senza quasi accorgersi e perderli si rivela una sfida dalle proporzioni titaniche. Ecco che allora si entra nel labirinto delle diete, il più delle volte fai da te, con la speranza di perdere i tanto odiati chili di troppo. I risultati, però, si rivelano il più delle volte deludenti: anche perché ci si sottopone a diete estremamente drastiche, faticose da seguire, e quand’anche ce la si faccia, diventa molto difficile mantenere poi i risultati nel tempo. Magicamente, infatti, non appena riprendiamo il consueto regime alimentare i chili persi con dura fatica ci ritornano subito indietro, sovraccarichi di interessi,. Ecco che allora ci si sente sfiduciati e impotenti nella lotta contro il grasso, tanto che molti rinunciano, magari anche solo temporaneamente, per riprovarci poi in seguito. Non a caso, la maggior parte di coloro che si sottopongono a una dieta dimagrante lo ha già fatto altre volte, diventando così una sorta di “habitoués della dieta”.
Per evitare l’effetto jo-jo e rendere i risultati duraturi nel tempo, senza per altro sottoporsi a sacrifici alimentari drastici, è stata messa a punto, dal Dottor Attilio Speciani, la dieta GIFT (Graduality, Individuality, Flexibility, Tone), che si basa sostanzialmente sull’attivazione del metabolismo, la risposta insulinica e la scelta dei nutrienti. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Il metabolsimo
La dieta GIFT si basa innanzitutto sul metabolismo: il nostro organismo, reduce da millenni di scarsità di cibo, non si è ancora adattato alla sua abbondanza e tende quindi a comportarsi così come ha fatto durante tutto il corso della nostra evoluzione. La vita dell’uomo primitivo in effetti era tutt’altro che sedentaria: fin dal sveglio si era costantemente in movimento per cercare cibo e acqua, per sfuggire ai predatori e ci si fermava solo la notte per dormire. Il metabolismo era quindi improntato in massima parte al risparmio energetico, cioè si tendeva a immagazzinare il più possibile i minimi surplus calorici che capitava di avere. Proprio questa tendenza ci ha consentito di superare indenni i secoli di evoluzione e arrivare così come siamo fino ad oggi. Purtroppo, vista l’abbondanza odierna di cibo, questo atteggiamento metabolico che tante volte ci ha salvati in passato, ci si sta letteralmente ritorcendo contro. Infatti, il sovrappeso è uno dei mali più diffusi del nuovo millennio e in molti sono coloro che combattono la quotidiana battaglia contro le calorie in eccesso. Una delle chiavi per non ingrassare risiede proprio nel metabolismo: avere un metabolismo attivo significa avere un organismo che lavora a pieno regime, bruciando le calorie, eliminando le tossine, rigenerando i tessuti e via discorrendo. Un metabolismo rallentato invece è caratterizzato da scarso consumo calorico, stanchezza sia fisica che mentale, accumulo di tossine e tendenza all’accumulo di grasso. Quando noi ci mettiamo a dieta, la reazione del nostro organismo è quella di adattare il proprio metabolismo, spostandolo verso una situazione di risparmio energetico. La prima conseguenza, dunque, di una minore introduzione di cibo, è quella di avere una maggiore tendenza a ingrassare!

La riattivazione metabolica e l’attivazione fisica

Come riattivare dunque il metabolismo? Ecco il primo dei tre obiettivi che si propone la dieta Gift. Per raggiungerlo, le vie previste da questa dieta sono sostanzialmente due: l’attivazione fisica e la distribuzione dei pasti nell’arco della giornata. In quest’ottica, la prima colazione diventa di un’importanza fondamentale. Per nessun motivo va saltata e deve essere completa e abbondante, in modo da fornire alla parte primitiva del nostro cervello l’informazione che non c’è pericolo di carestia. Gli altri pasti andranno suddivisi equamente durante il resto del giorno. In particolare bisogna aver cura che il pranzo sia equilibrato e la cena leggera. In questo modo il nostro organismo viaggerà “al 100%”, facendoci sentire fisicamente e mentalmente al massimo. A coadiuvare questa rinascita c’è l’attività fisica, che deve essere costante. Gli uomini primitivi infatti erano in costante movimento e coloro che invece erano sedentari erano malati, feriti o anziani. Il nostro cervello identifica quindi il poco movimento con una situazione di emergenza e per questo motivo il metabolismo energetico si sintonizza sulla modalità risparmio, facendoci ingrassare.
Adottando queste due metodiche, forniamo al nostro cervello le corrette informazioni: non c’è penuria di cibo e non c’è alcuna malattia che ci impedisca di procurarcelo.

La calma insulinica e la qualità degli alimenti
Il secondo punto previsto dalla dieta Gift è la calma insulinica. L’insulina è un ormone il cui compito è quello di rendere permeabili le cellule al glucosio, togliendolo così dal torrente circolatorio. L’uomo primitivo aveva raramente dei picchi glicemici (elevate concentrazioni di zucchero nel sangue), poiché aveva pochissimi zuccheri semplici a sua disposizione. Quando capitava che la glicemia si innalzasse, gli zuccheri venivano immediatamente immagazzinati come grasso e si aveva di nuovo fame. Per questo la dieta Gift prevede un abbinamento ottimale dei nutrienti, in modo da non sollecitare una eccessiva produzione di insulina. Questo obiettivo si può raggiungere prediligendo cibi a basso indice glicemico (carboidrati complessi) e abbinando sempre proteine e carboidrati. Nel contempo si dovrebbe limitare il consumo di zuccheri semplici e avere sempre sotto controllo il carico glicemico nell’arco della giornata.
I cibi scelti poi devono essere il più possibile naturali, poiché il nostro organismo nasce per alimentarsi con i cibi trovati in natura, che non sono né cotti né raffinati. Per questo motivo dovremmo orientare le nostre scelte alimentari verso cibi biologici, non raffinati, prediligendo frutta e verdura da consumare il più possibile crude.

Un modello per tutti
Questa dieta non vuole essere restrittiva in nessun modo. Anzi, la sua adozione deve essere graduale e non ci si deve fare violenza, solo si deve cercare di rispettare tutti questi obiettivi contemporaneamente. Se non viviamo senza dolci, non dobbiamo privarcene in assoluto, ma dobbiamo solo limitarne il consumo. Una dieta troppo restrittiva otterrebbe il solo risultato di far riprendere tutto il peso perso con gli interessi, non appena la si sospende, La dieta Gift invece vuole diventare un modello di vita, da seguire sempre e senza grosse rinunce, in modo da ottenere la perdita di peso e il suo mantenimento in tempi magari non rapidissimi, ma con risultati duraturi e non solo sull’aspetto fisico. Avere il giusto peso corporeo significa stare bene, essere più forti e resistere meglio alle malattie e sentirsi anche di buon umore. E quando stiamo bene tutto ci sembra più facile: non c’è nessun motivo quindi per non seguire questo regime alimentare che si propone come uno stile di vita più sano e adatto a noi.

 

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