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La camomilla

La camomilla, un fiore con tante virtù
Non è solo un fiore molto simile alla margherita: la camomilla è un dono della natura che racchiude in sé innumerevoli proprietà salutistiche

Che la camomilla faccia bene non è cosa nuova: per la sua forma molto simile a quella del sole fu amata subito dagli egiziani, i quali la impiegarono per curare gli stati febbrili e la malaria. Tracce di polline di camomilla sono state ritrovate nell'imbottitura della mummia di Re Ramsete secondo, infilate lì con l'intenzione di infondergli il coraggio e la calma per affrontare la vita ultraterrena. Sia il medico greco Dioscoride che il naturalista romano Plinio la consigliavano come rimedio per problemi renali ed epatici. Nel corso dei secoli, l’impiego della camomilla si è differenziato a seconda delle classi sociali: i ricchi la utilizzavano per prendere sonno, mentre i poveri, cui certo la stanchezza non mancava, la assumevano per combattere le dolorose coliche addominali.
Oggi questo straordinario fiore è una delle piante officinali più utilizzate, per via delle innumerevoli proprietà universalmente riconosciute.

Le sue proprietà
Appartenente alla famiglia delle Ateraceae, la camomilla fiorisce da maggio fino a settembre, ma viene raccolta di preferenza in luglio, in modo da farla essiccare naturalmente. Dai fiori si estraggono gli oli essenziali, i cui composti principali sono il camazulene e i suoi derivati, in particolare il bisavolo e la matricarina, che hanno spiccate proprietà antiflogistiche e anististaminiche. Essi infatti riuscirebbero a bloccare l’istamina, principale responsabile delle reazioni allergiche.
Il suo infuso si impiega per la cura delle infiammazioni della pelle e delle mucose sotto forma di gargarismi, impacchi e bagni. In particolare esso è indicato nelle infiammazioni degli occhi, della gola e dei genitali. Gli impacchi sono invece utilizzati per lenire le ferite infiammate, le ustioni, i gonfiori, i brufoli, gli ascessi, gli eczemi e tutto ciò che tarda a cicatrizzarsi.
La camomilla si è inoltre rivelata estremamente efficace per lenire le gastriti e le coliti, ma anche per sedare i dolori in caso di crampi. Trova quindi impiego per attenuare i dolori mestruali o per coliche leggere e da sollievo anche in caso di ulcera. Un sorso di infuso trattenuto in bocca si dice sia capace di far passare il mal di denti, mentre un batuffolo imbevuto di camomilla tiepida posto nell’orecchio contribuisce alla guarigione dalle otiti.
Usata in aerosol è invece un valido mezzo per la cura delle sinusiti e delle riniti, ma anche delle bronchiti e delle affezioni di tutte le vie respiratorie. Per stuzzicare l’appetito, è consigliato berne una tazzina senza zucchero mezz’ora prima dei pasti.
Ovviamente, e questa è la proprietà che maggiormente le è riconosciuta, è un blando sedativo del sistema nervoso, e come tale può essere utilizzata per la cura dell’insonnia o contro l’ansia.

Una credenza popolare
La camomilla era ritenuta, dai giardinieri del passato, capace di "sanare" le altre piante sofferenti e più deboli. Bastava che i suoi cespugli venissero posizionati vicino agli arbusti e alberi malati per vedere già dopo poco tempo risultati soddisfacenti.

Come si prepara l’infuso
Non tutti lo sanno, ma preparare i decotto non è così semplice come pensiamo. Uno degli errori più frequenti è quello di impiegare una quantità di fiori insufficiente e di farli bollire a lungo, con l’idea di estrarre più sostanze. Questo è un errore madornale, poiché l’infuso così preparato può addirittura provocare il vomito. Il modo corretto di procedere invece è il seguente: in una tazza nella quale avremo messo due cucchiai da brodo colmo di fiori, verseremo 2,5 decilitri di acqua bollente; si da una veloce mescolata e si copre. L'infuso va filtrato non prima di mezz'ora, meglio ancora dopo un'ora.

Il vino di camomilla
Con la camomilla si prepara anche un ottimo vino in grado di favorire la digestione: è sufficiente far macerare per una decina di giorni un etto di fiori in un litro di vino bianco secco. In seguito la bevanda così ottenuta va filtrata e conservata ben chiusa. Un bicchierino dopo i pasti ci aiuterà a digerire meglio.

La camomilla in cosmesi
La camomilla trova anche applicazioni cosmetiche: aggiunta allo shampoo, serve a schiarire ulteriormente i capelli chiari, ma è anche utile per rinforzarli in caso di caduta eccessiva. Per farlo è necessario frizionarne la radice con l’infuso preparato facendo bollire un litro d’acqua a cui si sono aggiunti 100 grammi di fiori per dieci minuti.
La camomilla serve inoltre per decongestionare la pelle, rinfrescarla se è irritata e ha anche un’azione schiarente sulle macchie. Una maschera alla camomilla serve per purificare la pelle e rendere il colorito più omogeneo.

Il significato del fiore
La camomilla è considerata la pianta emblema della resistenza alle difficoltà. Un vecchio proverbio consiglia di affrontare la vita "come fa un tappeto di camomilla, che più è calpestato e più si propaga". In questo è simile alla margherita, alla quale somiglia, che ha il significato di pazienza.

LA RICETTA
Liquore alla camomilla

In un bottiglione di vetro con chiusura ermetica, mettete due manciate di fiori di camomilla, una di fiori di malva e un litro di alcol a 95°. Chiudete e lasciate riposare per 40 giorni, avendo l’accortezza di mescolare tutti i giorni. Al termine di questo periodo, si prepara uno sciroppo costituito da 800 grammi di acqua e 500 grammi di zucchero, lo si scalda in modo da fare sciogliere completamente lo zucchero e lo si unisce al bottiglione. Si lascia riposare per altri dieci giorni, dopo i quali si filtra e si imbottiglia definitivamente. Un bicchierino di questo liquore prima di coricarsi predispone ad un sonno profondo.

 

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