Milano "Pittoresca"

Milano, il "Ticinese e i navigli"

Muovendo da un'area ricca di importanti memorie della Milano più antica, questo itinerario si addentra nella zona in assoluto più pittoresca della città: il Ticinese-Navigli, caratterizzata anche da una vivacissima vita notturna.

Partiamo dall'arioso spiazzo a metà del C.so di Porta Ticinese, dove si trovano in bella mostra i maggiori resti romani di Milano: le cosiddette Colonne di San Lorenzo. Si tratta di 16 colonne provenienti da un edificio romano del II secolo d.C. e trasportate qui nel IV per fungere da lato anteriore del quadriportico antistante San Lorenzo Maggiore. Questa basilica, eretta fra il IV e il V secolo, è il più importante monumento paleocristiano di Milano nonché la più antica e maestosa costruzione a pianta centrale dell'Occidente cristiano. I restauri e le ricostruzioni susseguitisi nei secoli (la grande cupola fu aggiunta nel '600 da Martino Bassi, la facciata è ottocentesca) ne hanno rispettato l'originaria struttura paleocristiana, un caso quasi unico nella storia dell'architettura. Di particolare interesse architettonico è anche la Cappella di Sant'Aquilino annessa alla basilica: è un ex mausoleo imperiale del IV secolo con affreschi e mosaici originali.

Alle spalle di San Lorenzo si trova Piazza Vetra, dove un tempo si eseguivano le condanne capitali.
Oggi la piazza si fonde con il prato del Parco delle Basiliche, un'area verde (sorta sullo spazio di quartieri popolari rasi al suolo dalle bombe della Seconda guerra mondiale) che si estende verso sud fino a Sant'Eustorgio, un'altra importante basilica di origine paleocristiana verso cui ci dirigiamo passando sotto i portoni di Porta Ticinese, un avanzo delle mura medioevali restaurato nell'800.
Superata la porta proseguiamo diritti lungo il pittoresco Corso di Porta Ticinese fra vecchi edifici e negozi e botteghe d'avanguardia e raggiungiamo Piazza Sant'Eustorgio. La basilica, rifatta nell'XI secolo e fra il XII e il XIII, è una fra le più belle chiese romaniche in assoluto (ma la facciata e molto dell'aspetto esterno sono ottocenteschi). All'interno, dietro l'altare maggiore si trova la famosa Cappella Portinari, vero gioiello del Rinascimento (1466, di autore incerto), con i bellissimi affreschi di Vincenzo Foppa e la stupenda Arca di San Pietro martire scolpita da Giovanni di Balduccio (1339).
Giunti in Piazza XXIV Maggio, date un'occhiata all'arco neoclassico di Porta Ticinese coi casini daziari (primi dell'800, Luigi Cagnola) e quindi girate a destra in Viale D'Annunzio. All'altezza di Via Panzeri, attraversate la strada: davanti a voi potete vedere la Darsena coi ponti sul Naviglio Grande e il Naviglio Pavese. Questi due canali un tempo erano collegati alla famosa cerchia navigabile che cingeva il centro di Milano.

Già esistente nel tardo Medioevo, la cerchia fu perfezionata sotto i Visconti e gli Sforza e dagli studi e le innovazioni di Leonardo. Con le sue chiuse con relative cascatelle e ruote di mulini, la cerchia creava paesaggi molto suggestivi, ma venne completamente interrata e ricoperta da strade negli anni '30. L'epicentro del sistema navigabile era la Darsena: da questo laghetto le barche e le chiatte provenienti dal fiume Ticino entravano nella cerchia navigabile cittadina passando attraverso una vasca con un sistema di chiuse.

Attraversando Piazza VVIX Maggio, raggiungiamo i Navigli.
Le quattro rive dei due canali sono tutte molto suggestive. Potete passeggiarvi a vostro piacimento, divertendovi a scoprire negozietti curiosi, ristorantini, osterie tipiche e locali notturni. Ma non mancate di visitare il pittoresco Vicolo Lavandai, che si trova subito a destra sull'Alzaia del Naviglio Grande. Qui, davanti ai cortiletti abitati da pittori e artigiani, potete vedere alcune pietre che servivano per lavare i panni nell'acqua del canale, ricoperte da piccoli tetti sostenuti da strutture di legno.
Attraversando il Naviglio Grande (salite su uno dei ponticelli) e imboccando la Via Fusetti potete raggiungere l'altrettanto pittoresca Via Magolfa, in cui scorrono due fiumicelli paralleli -uno proveniente dal Naviglio Grande e l'altro dalla Darsena- e sussiste ancora un vecchio lavatoio a lastroni di pietra; alla sua destra si trova un caratteristico cortile rustico. Questo luogo pieno d'atmosfera probabilmente era una delle frazioni più antiche di Milano: il suo nome deriva infatti dal longobardo Magulf.

Come tutti i quartieri "portuali", un tempo la zona Ticinese-Navigli era alquanto malfamata. Oggi però le vecchie e povere "case di ringhiera" (edifici a condominio con grandi balconate comuni sul cortile ed un solo servizio per piano), oppurtunamente ristrutturate, ospitano anche le nuove generazioni della "Milano bene".

 

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