Le città murate

Le città murate
A pochi chilometri da Cremona, al centro della Pianura Padana, immerse in una campagna verdeggiante attraversata dall’Oglio, il Serio e l’Adda sorgono tre cittadine che portano il segno della loro storia: SoncinoCrema Pizzighettone. Questi tre borghi erano importanti città murate quando le lotte tra i piccoli stati inducevano i signori a fortificare ogni luogo che avesse importanza strategica.

Soncino, su un dosso dell’antico argine del fiume Oglio, pare che il tempo si sia fermato al XVI secolo, sono, infatti, tutt’oggi intatte, risparmiate dalle vicende belliche e dal tempo, le mura che circondano il suo borgo e l’imponente Rocca
Accedendo al paese da una delle quattro porte ci si trova immersi in un’atmosfera d’altri tempi: facciate rinascimentali animate da bifore e fregi, torri medievali e strutture delle filande e degli antichi mulini ad acqua. La Rocca, della seconda metà del XV secolo, rimane a testimoniare il passato militare di questo luogo. Vi si accede da un rivellino dotato di ponte elevatoio ancora funzionante. Il cortile è a pianta quadrata ed è fortificato da quattro possenti torrioni, da cui si può accedere agli ampi spalti merlati che dominano il borgo e la campagna. 
Nel borgo si possono visitare anche numerose chiese ma sicuramente, subito fuori dalle mura, merita una sosta la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, affrescata e decorata con originali terrecotte policrome.
Interessante anche una visita alla Casa degli Stampatori che ricorda la storia della tipografia ebraica che produsse preziosi incunaboli noti in tutto il mondo tra cui la Prima Bibbia Ebraica del 1488.
La quarta domenica di maggio viene festeggiata la primavera con una festa durante la quale si presentano antichi mestieri e personaggi in costume animano le vie del borgo. Nei numerosi ristoranti della zona si possono gustare i piatti locali tra cui la radice amara di Soncino, una particolare verdura dalle eccezionali qualità dietetiche, da cui è possibile ricavare grappa e miele e per la quale viene organizzata una sagra particolare la quarta domenica di ottobre.

Crema, baluardo della Repubblica di Venezia incuneato nel ducato di Milano, conserva purtroppo solo alcuni tratti delle antiche mura venete (1480-1508), mentre delle precedenti, tra cui quelle che resistettero a Federico Barbarossa, non vi è più traccia.
Il cuore della città è Piazza Duomo dalla quale si possono ammirare i portici, il Torrazzo e la struttura imponente ed elegante della sua Cattedrale. Se si penetra nelle strette vie laterali si incontrano palazzi aristocratici con fastosi portali che lasciano intravedere cortili pieni di verde. Numerose sono anche le antiche chiese tra cui merita ricordare quella di San Benedetto, la Santissima Trinità, San Domenico, San Giacomo e, fuori dal centro storico, la Basilica di Santa Maria della Croce.
Per gli appassionati di archeologia il Museo di Sant’Agostino ospita reperti derivanti dalla storia cremasca.
La visita a Crema non potrà terminare senza un assaggio dei tortelli cremaschi, con ripieno di formaggio grana, uva sultanina, amaretti, mostaccino, cedro candito, noce moscata, limone e sale. Di questi tortelli si potrà fare indigestione a ferragosto durante La Tortellata che si svolge in Piazza del Duomo.
Tra ottobre e dicembre inoltre, da non dimenticare, la rassegna gastronomica “A tavola con la tradizione cremasca!”, itinerario gastronomico che propone il recupero delle antiche ricette di cucina locale, da gustare nei migliori ristoranti del territorio.

Pizzighettone, ultima delle città murate, presenta una cerchia di mura concepite all’inizio del Rinascimento, tra le più imponenti d’Italia. Particolarmente suggestive sono le passeggiate sul cammino di ronda lungo il sentiero che si affaccia sul Serio Morto e quella esterna al fossato da Porta Cremona a Porta Soccorso.
Il corso dell’Adda divide il centro antico in due parti, collegate da un ponte, ciascuna delle quali presenta una propria connotazione urbana. All’interno del nucleo storico, il simbolo di Pizzighettone è il Torrione, sopravvissuto alla distruzione del castello. L’armoniosa piazzetta del comune può considerarsi il centro monumentale del paese e la Chiesa di San Bassiano, fondata probabilmente verso la metà del XII secolo, rivela appieno la sua antichità con la sua facciata a capanna ed il rosone centrale realizzato nel quattrocento.
Attraversando il ponte si raggiunge la borgata di Gera, dove in alcune casematte è stato allestito un interessante Museo d’arti e mestieri, mentre nel Museo Civico sono conservati importanti reperti paleontologici ed una nutrita collezione di armi di varie epoche.
A novembre all’interno delle Mura di Pizzighettone vengono offerti: "I Fasulin de l’oc cun le cudeghe”, piatto tipico della zona da gustare con un buon bicchiere di vino rosso.

 

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