Le Cinque Terre

Le Cinque Terre

Il paesaggio delle Cinque Terre è stato completamente plasmato dall’uomo attraverso la millenaria e incessante opera di modellazione dei luoghi, resa indispensabile dalle gravi difficoltà d’accesso e comunicazione che segnano questo territorio.

L’opera di costruzione iniziò nel IV secolo con il terrazzamento delle alture per la diffusione della coltura della vite, seguita poi dall’ulivo, fino ad investire tutte le superfici in pendenza. Nel corso del tempo la zona è stata comunque teatro di significativi fenomeni storici, come la diffusione degli insediamenti monastici (a partire dal VI secolo), attirati proprio dalla solitudine di cui si poteva godere su queste alture, o come la costruzione di basi marittime e militari fin dalle epoche più antiche, provata anche dalle fortificazioni dei borghi medievali, dalle numerosissime torri d’avvistamento, dalle rocche a picco sul mare.

La particolare struttura geomorfologica, l’isolamento e la forte unitarietà del complesso ambientale hanno conferito un ulteriore valore ad un paesaggio straordinario, ricco di una vegetazione variatissima e lussureggiante, di terrazzamenti, scogliere, chiese, borghi arroccati, sentieri impervi e scalinate in pietra. Questi luoghi dall’immenso fascino non hanno mancato d’ammiratori, fra cui poeti romantici e contemporanei, che vi hanno soggiornato a lungo ed hanno tratto ispirazione per i loro componimenti, ma anche molti altri artisti, che qui hanno composto musiche o dipinto alcune delle loro opere più belle.

Le Cinque Terre, paesaggio unico al mondo per audacia ed armonia, sono state raggiunte solo di recente da una strada e mantengono intatto tutto il fascino originale di borghi costruiti su speroni di roccia o alla foce di torrenti.
Partendo da La Spezia la strada litoranea consente di arrivare a Riomaggiore e Manarola: il mare, le colline, i vigneti, gli antichi borghi di pescatori, le chiese in stile genovese dischiudono paesaggi incantevoli, che raggiungono l’apice nella stupefacente Via dell’Amore, capolavoro intagliato nella roccia.
Proseguendo si giunge a Corniglia che, pittorescamente arrampicato sul colle, ha una bella e grande spiaggia protetta, a Vernazza, con la notevole chiesa parrocchiale riprendente i temi del romanico genovese ed infine a Monterosso, anch’esso ricco di motivi di richiamo artistico e paesaggistico, quali la medievale Torre Aurora ed il Crocefisso di Van Dick nella bella chiesa di S. Francesco.
Sulle colline delle Cinque Terre, una passeggiata pittoresca unisce i Santuari posti in uno scenario da favola, sopra i graziosi paesi a picco sul mare ed uno spettacolare itinerario, attraverso verdi sentieri lungo le “fasce” sostenute da chilometri di muro a secco, offre generose vedute mozzafiato. Tutta quest’area, poi, fino a Porto Venere, è Parco Naturale e Marino, con una flora ed una fauna rigogliose e rare: giardini selvaggi d’agave e ginestra, orti, palme, limoni e aranci ci accompagnano nel viaggio in cima a ripide falesie fino a quella affascinante città-fortezza medievale, che fu regina della marineria dell’epoca: Porto Venere. Qui la meraviglia cresce, in questo pittoresco borgo che mantiene intatto l’incanto dei paesi marinari, con il suo bel Castello e l’antichissima chiesa di San Lorenzo (1130 circa), il cui interno è abbellito da preziose opere d’arte, fra cui una magnifica raccolta di cofanetti d’avorio arabo-fenici e bizantini in sacrestia. Vi è poi l’antichissima chiesa di San Pietro (1277), edificata su elementi preesistenti del VI secolo, posta su un promontorio e circondata dai resti delle mura medievali.
Da Porto Venere si raggiunge facilmente per mare l’isola Palmaria, splendido parco naturale ricco di verde e di belle spiagge, che ammalia i visitatori con le sue suggestive grotte; alle sue spalle, vi sono altri due isolotti, Tino, zona militare con divieto d’attracco, arricchita dai significativi resti del Monastero di S. Venerio, e Tinetto, minuscolo scoglio molto interessante dal punto di vista archeologico poiché presenta i resti di due cappelle paleocristiane. Queste tre rigogliose isole con i loro gioielli nascosti ed il prezioso ambiente naturale ben rappresentano, nelle loro minuscole dimensioni, lo splendore di tutto il golfo di La Spezia, a cui sono peraltro vicinissime, e sono quindi state giustamente incluse nel 1997 fra i patrimoni UNESCO, insieme a Porto Venere e alle Cinque Terre.

 

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