Pisa: città d'arte, storia e cultura

La coerenza stilistica, la perfezione costruttiva risulta magnificata nella "Torre pendente", i cui lineamenti architettonici rimangono inalterati nonostante i lavori si siano prolungati per più di un secolo, e il cedimento strutturale, che porta la torre ad inclinarsi, l'ha resa ancora più famosa, rimanendo così uno dei simboli più grandiosi della creatività dell'uomo.
Nella Piazza del Duomo di Pisa aleggia lo spirito di un audace disegno d'impero europeo e mediterraneo idealmente collegato a quello di Roma che l'antica Repubblica pisana, nonostante le vittorie e le sconfitte, edifica nei primi secoli del Millennio, nello splendore della quadrilogia dei suoi monumenti: il Duomo, il Campanile, il Battistero e il Camposanto.
La reinterpretazione delle forme e dei decori delle basiliche romane, il ritorno dell'uso del marmo, la rielaborazione delle architetture decorative dell'Islam e di Bisanzio, esaltano il Romanico, stile grandioso che si espande in tutto il mondo di allora conosciuto. Il ruolo di Pisa nell'arte è quello d'indiscussa protagonista: qui nasce il rinnovamento dell'Architettura, della Scultura e della Pittura; rinascimento analogo a quello che in letteratura operano Dante e Petrarca e a cui sono debitori, nei secoli successivi, Brunelleschi, Donatello e lo stesso Michelangelo.

Gastronomia e vini: in quella toscana la cucina pisana si differenzia per piatti particolari quali la minestra di fagioli bianchi di S.Michele, le bavette sul pesce, la zuppa di ranocchi e la zuppa di riso con le arselle, le anguille in "ginocchioni", le "cee" alla pisana (anguille appena nate fritte e spolverate di Parmigiano), il "mallegato" (sanguinaccio di maiale), le torte di ceci. Il Chianti dei vigneti della Provincia di Pisa ha denominazione "Chianti Colline Pisane". Dalle stesse colline provengono anche il Bianco Pisano di San Torpé (anche nei tipi vinsanto) e il Montescudaio (bianco, rosso e vinsanto).