Massa Carrara
Massa Carrara e dintorni
Il nostro viaggio nella “terra del marmo” può prendere le mosse dal mare, proseguire poi verso il verde entroterra e concludersi sulle rocciose pendici delle montagne. Tra mari e monti, mirabilmente fusi tra loro, si estende la straordinaria ricchezza di questo territorio.
Il mare è quello del lungo litorale tirreno dalle ampie spiagge bianche di sabbia finissima, punteggiate dai vivaci colori dell’interminabile fila di ombrelloni e sdraio. Qui l’atmosfera è sempre vivace, nelle località di Marina di Carrara, Marina di Massa e Cinquale di Montignoso.
Dopo l’azzurro del mare, si dispiega il verde delle pinete, dove tradizionalmente possono compiersi piacevolissime passeggiate a piedi e in bicicletta, tra l’ombra e il refrigerio di piante profumate. La fragranza dell’arancio domina incontrastata, una vera e propria pianta simbolo di questa terra, che ha trovato qui condizioni ideali per prosperare.
Le Alpi Apuane infatti proteggono tutta l’area massese dai freddi venti di tramontana, sostituiti invece da un regime di brezze, che in estate mitigano notevolmente l’afa, rendendo il clima temperato tutto l’anno.
La città di Massa, si trova proprio al centro di questo suggestivo scenario naturalistico, tra mare, lungo arenile, lussureggianti pinete e massicce montagne. Teatro di sanguinosi scontri durante la prima guerra mondiale, a causa della sua posizione nelle immediate retrovie della Linea Gotica, Massa è oggi una gradevole e tranquilla cittadina di mare che ha molto da offrire al visitatore.
Dominata dal Castello Malaspina, una possente costruzione dell’XI secolo che testimonia il marchesato di questa famiglia sul territorio, la città ha un centro storico recentemente ristrutturato, che permette attraverso le numerose evidenze architettoniche ed edilizie, di ricostruire la storia delle diverse dominazioni che si sono succedute nel corso dei secoli, sin da quando un toponimo romano identificava presumibilmente in Massa la “Taberna Frigida”, luogo di sosta e rifornimento lungo la via Emilia Scauri.
Proseguendo lungo l’itinerario pianeggiante tra monti e mare, si incontra Carrara che, come suggerito dalla radice ligure “kar”, pietra, deriva il suo nome proprio dal materiale duro, omogeneo e compatto che l’ha resa celebre nel mondo, il marmo. Fu intorno alla prima decade del XIX secolo che, insieme al pieno ripristino dell’attività dell’Accademia delle Belle Arti, la tradizionale arte della scultura riprese auge a Carrara, trovando espressione in nuove figure professionali in grado di soddisfare la richiesta della grande produzione monumentale celebrativa destinata all’impero napoleonico. Questi scultori, spesso dotati di grande creatività, e formati culturalmente all’Accademia, andarono a costituire una classe elitaria, affiancata da tutta una serie di altre categorie professionali, quali operai del marmo, smodellatori, scalpellini, lucidatori. Il processo di identificazione della città con la scultura fu di tale portata, che lo stesso assetto urbanistico ne venne condizionato: dalla fine del 1870 la progettazione di nuovi edifici cominciò a prevedere sempre l’inserimento di locali adibiti a laboratorio. Tracce di questo vissuto sono oggi ravvisabili lungo via Cavour, via 7 Luglio, via XX Settembre, mentre per conoscere meglio la storia e la lavorazione del marmo basta recarsi all’omonimo Museo.
In città non si può inoltre perdere una visita al Duomo (sec. XI-XIV), sulla cui facciata romanico-gotica spicca il pregevole rosone in marmo, e al cui interno si possono ammirare un Crocefisso ligneo, le due statue delle “Cassanelle”, il pulpito. Sempre in Piazza Duomo si possono osservare il campanile in marmo, la fontana del “Gigante” e la casa dove soggiornò Michelangelo. Il filo conduttore del marmo ci porta a visitare la sede dell’Accademia delle Belle Arti, composta dall’antico castello e dal rinascimentale Palazzo principesco. Infine vale la pena passeggiare per la bella e seicentesca Piazza Alberica, e ammirare il pregiato arredo interno del Santuario delle Grazie.
In solo mezz’ora di macchina dalla costa, attraverso un paesaggio molto vario di pinete e colline, si arriva sulle Alpi Apuane, ideale punto d’approdo del nostro itinerario tematico. Infatti, è da questa massiccia catena montuosa che sin dai tempi dei romani si estrae e si lavora il marmo, la preziosa pietra bianca simbolo e ricchezza dell’intero territorio. I blocchi di marmo venivano estratti con utensili molto semplici grazie al lavoro e alla fatica di categorie perseguitate come schiavi e cristiani e poi trasportati secondo una pericolosissima tecnica manuale detta “lizzatura”. Essa viene rievocata ogni anno grazie al coraggio e alla perizia degli ultimi “lizzatori” viventi, nonostante le moderne apparecchiature abbiano ormai reso tutte queste fasi molto più agevoli.
Varcando le Alpi Apuane, si incontra la Lunigiana, una piccola regione situata tra la Liguria e la Toscana, che prende il suo nome dalla città di Luni, fondata dai Romani alla foce del fiume Magra, e che si identifica tutt’oggi nella vallata di questo fiume.
Sulle colline ricoperte da castagneti e faggeti secolari, alternate a praterie punteggiate di mirtilli, svettano i profili dei Castelli, che nei secoli hanno dominato dall’alto le strade, i borghi, le valli. Essi, in gran parte costruiti dai marchesi Malaspina, hanno conosciuto destini diversi: alcuni hanno conservato l’antico arredo dei signori, altri sono divenuti sede di musei, altri ancora versano in stato di romantico abbandono, e più di tutti evocano magicamente il loro vissuto di lotte, amori, intrighi e tradimenti.
Ma il paesaggio della Lunigiana non è contraddistinto solo da simboli del potere: le numerose Pievi disseminate sul territorio, erano luoghi di preghiera e spiritualità dove la gente comune si riuniva per celebrare le feste più importanti della comunità. La religiosità permea queste valli anche attraverso emblemi misteriosi: le Statue Stele, idoli di pietra risalenti a 2000 anni prima di Cristo, sono gli enigmatici e silenziosi testimoni dell’antichissima storia di questa regione.
Fosdinovo
Sul crinale del colle dove sorge il paese, si erge la possente sagoma del castello “dello spino fiorito”, uno dei più strategici centri politici e militari dei Marchesi Malaspina, risalente al XIV secolo. Secondo la leggenda Dante avrebbe soggiornato tra queste mura e tra queste torri, che conservano ancora splendide sale affrescate, oggetti d’epoca, armi ed arredi.
Equi Terme
Ai piedi delle Alpi Apuane, sorge questa stazione termale, rinomata per le sue sorgenti di acque sulfuree radioattive. Ma recentemente, un’esplorazione approfondita di una grotta appena fuori città, ha portato alla luce, oltre ad alcuni reperti preistorici, un grandioso sistema carsico sotterranneo, che la fa ritenere una delle maggiori grotte in Italia.
Aulla
Costeggiando il corso del fiume Magra, si raggiunge questa verde località, famosa per la fortezza della Brunella, che da una rupe domina il paesaggio. La massiccia costruzione quadrangolare, eretta presumibilmente agli inizi del ‘500 su disegno di Giovanni dalle Bande Nere, rappresenta un tipico esempio di fortificazione concepita in funzione delle armi da fuoco. Attorniata da un interessante parco botanico, la fortezza ospita il Museo di Storia Naturale della Lunigiana.
Fivizzano
Questa località è stata ribattezzata la “Firenze della Lunigiana”, grazie al notevole patrimonio storico e artistico: le porte della cinta muraria, l’incantevole Piazza Medicea, la Biblioteca Civica. Appena fuori dal paese vale la pena visitare il medievale Castello della Verrucola risalente al XIV secolo e la Pieve Romanica di S. Paolo a Vendaso.
Pontremoli
Sulla sommità del borgo si erge il Castello del Piagnaro, dove in un museo assai speciale sono custodite le misteriose statue-stele della Lunigiana, monumenti antropomorfi che testimoniano l’antica storia della Lunigiana. Ma la cittadina preserva molti altri tesori artistici ed architettonici: la Chiesa della SS. Annunziata e quella di Nostra Donna, all’ingresso della città; il Duomo, il Palazzo Dosi e la Chiesa di S. Francesco nel centro storico, insieme alla Torre di Cacciaguerra, il cosiddetto “Campanone”, monumento simbolo della città. Gli amanti della letteratura conoscono Pontremoli anche per il prestigioso “Premio Bancarella”.
I PIACERI DELLA TAVOLA
Un soggiorno nella provincia di Massa Carrara, oltre a consentire un coinvolgente itinerario turistico, invita anche a compiere un vero e proprio itinerario dei sapori, da quelli “di mare” della costa, a quelli di “terra” della Lunigiana e delle zone più interne.
Nei ristoranti e nelle trattorie del lungomare, si possono assaggiare molti gustosi piatti a base di pesce, dai primi quali zuppe, paste, risotti, caciucchi, a grigliate di gamberi, calamari e scampi, oltre a delicati branzini e ragni. Molte anche le portate di cucina locale, tra cui tordelli, baccalà e stoccafisso sempre accompagnati da polenta, e magari seguiti dalla speciale torta di riso dolce, prodotta unicamente in queste zone secondo una ricetta tradizionale tramandata di generazione in generazione.
In Lunigiana ingredienti semplici danno vita a una cucina molto saporita e ricca, che contempla i “testaroli”, un sfoglia sottile di farina di grano, insaporita con olio, o in alternativa con pesto e pecorino; i “panigacci”, serviti con salumi e formaggi freschi, o accompagnati da pesto e sugo di pomodoro, le “focaccette”, a base di farina di grano e granturco, imbottite a piacere di salsicce e salumi, i “tortelli” ripieni di uova, verdure e parmigiano, e le fantasiose “torte d’erbi”, torte a base di ortaggi pregiati quali bietole, cipolle, borragine, porri. In stagione si possono trovare degli ottimi funghi porcini dal profumo intenso e sapore delicato, e specialità a base di farina di castagne, quali polenta, frittelle e “pattone”. Tra i dolci, buonissimi la “spongata”, il cui ingrediente principale è l’ottimo miele della Lunigiana, e gli “amor”.
Solo un buon vino può infine degnamente coronare questo tripudio di sapori: lungo l’ideale tracciato della Via Francigena, tra verdi e sinuose colline, si snoda la Strada del Vino DOC “Candia dei Colli Apuani”, un vino che si sposa magnificamente coi piatti di pesce nella variante secco, e con i vari tipi di dessert e formaggi teneri nella variante amabile. Altri vini sono il DOC “Colli di Luni”, e gli IGT “Val di Magra” e “Toscana”, per accompagnare ogni pietanza di questa ricca gastronomia.