Val di Cornia
In Toscana, una terra dalle mille emozioni tra natura e cultura
La Val di Cornia è il luogo ideale per vivere un’esperienza unica in un territorio ricco di bellezze naturali e sorprendenti testimonianze archeologiche. Un energico mix di arte, cultura, natura all’insegna del relax e dello sport. Estesa nella provincia di Livorno tra i comuni di Campiglia Marittima, Piombino, Sassetta, Suvereto e San Vincenzo, questa terra offre scenari incantevoli che si distendono tra colline ricoperte di folta vegetazione e mare dalle spiagge incontaminate. Culla delle antiche civiltà etrusca e romana, il territorio ne ha custodito gelosamente nei secoli numerose tracce. Posta di fronte all'Isola d'Elba, la valle si presenta come una valida alternativa alle tradizionali mete turistiche: l’ultimo spicchio di mare della Costa degli Etruschi ospita delle eccellenze straordinarie, luoghi da non perdere, che introducono ad una dimensione intimamente esaltante. Oasi di sereno isolamento, ideali per passeggiate a piedi, in bicicletta e per escursioni trekking, si accompagnano a parchi archeologici e musei.
Immersi in questo paesaggio dalle mille sfaccettature, i Parchi e i Musei della Val di Cornia presentano un’offerta ricca e variegata, un modo diverso di vivere la cultura attraverso visite animate con guide esperte, laboratori creativi, itinerari per passeggiate e sport.
• Sorprendente è la visita al Parco archeologico di Baratti e Populonia, un vero e proprio viaggio tra le rovine etrusche e romane, immerse in folta vegetazione. Il Parco si estende tra le pendici del promontorio di Piombino ed il Golfo di Baratti, dove sorgeva la città etrusca e romana di Populonia, unica città etrusca fondata sul mare. Una rete di itinerari unisce la città delle case e dei templi (l’acropoli) alla città industriale e alle necropoli di San Cerbone, con i tumuli e le tombe a edicola e a sarcofago (VII-IV a.C.), e delle Grotte, costituita da tombe a camera scavate nella roccia (IV-III a.C.). I percorsi, oggi come nell’antichità, seguono strade basolate, attraversano boschi e macchia mediterranea e si aprono su inaspettati scorci rivolti verso l’isola d’Elba. Uno di questi tracciati si spinge fra i boschi del promontorio per raggiungere i ruderi del monastero benedettino di San Quirico.
Infine, l’archeologia “prende forma” nel centro di archeologia sperimentale “Davide Mancini”, situato nel cuore del parco. Durante i fine settimana primaverili e tutti i giorni in estate, adulti e ragazzi, sotto la guida di esperti operatori, possono cimentarsi nella riproduzione di oggetti e utensili, riscoprendo le tecniche di lavorazione dell’antichità.
• Il Parco archeominerario di San Silvestro, sulle colline a nord di Campiglia Marittima, racconta la storia di un vasto territorio minerario, ricco di giacimenti di rame, piombo ed argento. A piedi e su un trenino particolarmente amato dai più piccoli, il turista vivrà l’irripetibile esperienza di percorrere i luoghi di estrazione e lavorazione dei minerali, attività che si sono protratte dal periodo etrusco fino al 1976. Il percorso nella miniera (al cui interno la temperatura è di 13-14° C) e quello sul treno minerario rappresentano un modo divertente e diverso di vivere “la storia”. Cuore del parco è Rocca San Silvestro, villaggio medievale di minatori e fonditori di metallo, che offre un itinerario, unico nel suo genere, attraverso i resti di abitazioni, della chiesa, del cimitero, della zona signorile e dell’area industriale. Radiosa e fiera, incurante delle sferzate del vento, la Rocca torreggia sulla campagna circostante, conservando orgogliosamente il suo ”pezzo” di storia.
• Poli espositivi di inestimabile valore sono il Museo archeologico del territorio di Populonia, il Museo del Castello e delle Ceramiche Medievali a Piombino e i Musei della Rocca di Campiglia.
Culturalmente collegato al Parco archeologico di Baratti e Populonia, il Museo archeologico del Territorio di Populonia costituisce uno dei principali poli espositivi della Provincia di Livorno. Gli oltre 2000 reperti esposti testimoniano la trasformazione del paesaggio e della società dalla Preistoria all’epoca tardo-antica: elmi di guerrieri, preziosi corredi funebri con gioielli e ceramiche dipinte, vasi e coppe da banchetto, anfore da trasporto e un mosaico con pesci e naufragio, reperti di antichi relitti sommersi e un tesoretto di monete dal mare. Un Museo dove la noia non trova spazio: vetrine-acquario, allestimenti a scala reale di attività e di ambienti antichi, video delle scoperte archeologiche e grandi ricostruzioni di paesaggio, donano voce e vita ai preziosi reperti custoditi nelle sale. Da non perdere l’anfora di Baratti, capolavoro in argento proveniente dal mare, simbolo del Museo e della bellezza del territorio.
Il racconto continua nel Museo del Castello e delle Ceramiche medievali, un imponente monumento storico mirabilmente restaurato in anni recenti tra le cui mura è oggi custodito un eccezionale ritrovamento: centinaia di vasi in ceramica risalenti al XIII secolo, rinvenuti dagli archeologi sulla volta della chiesa di S. Antimo sopra i Canali, nei pressi del vecchio porticciolo della città. L’allestimento, tecnologico e interattivo, racconta gli esiti degli scavi archeologici che hanno interessato la Piombino medievale. Seguendo le molte trasformazioni edilizie del castello, si ripercorrono attraverso eccezionali reperti ceramici, da vedere e da toccare, le vicende del florido e vivace scalo portuale di Piombino dal Medioevo all’età moderna. Una delle stanze accoglie i progetti che Leonardo da Vinci elaborò per Piombino durante i suoi soggiorni in città. Di grande suggestione è la sala che accoglie le monumentali teste marmoree provenienti della Fonte dei Canali di Marina, dove Piombino ebbe origine dopo l’abbandono di Populonia.
I Musei di Campiglia Marittima, situati nel centro storico del suggestivo borgo medievale, si trovano all’interno della millenaria Rocca, restituita alla visita dopo un attento restauro. Rappresentano un importante collegamento storico tra il borgo di Campiglia e il Parco archeominerario di San Silvestro.
• Non solo archeologia, anche mare e natura nei Parchi naturali. Chilometri di spiagge bianche orlate da dune, una rigogliosa macchia mediterranea, boschi secolari: luoghi ideali per relax, escursionismo e osservazione naturalistica.
I Parchi naturali di Montioni e di Poggio Neri: un’isola di verdi colline
Montioni: un bosco che si estende per 7000 ettari agli estremi confini delle Province di Livorno e Grosseto, in cui ci si può avventurare lungo innumerevoli sentieri un tempo battuti da taglialegna, carbonai, pastori e cacciatori.
Poggio Neri: le tracce di un’economia antica di carbone, di castagne e di caccia, sono ben visibili in questo Parco, dove è stato realizzato il Museo del bosco che invita alla scoperta dei mestieri del bosco ed in particolare al mondo dei carbonai.
I Parchi costieri della Sterpaia e di Rimigliano: il mare nel verde
Sterpaia: 10 km di splendide spiagge che si affacciano su un mare azzurro e inserite in un habitat naturale estremamente prezioso in cui si estendono dune, radure agricole, aree boscate e una rara porzione di foresta umida litoranea (visitabile solo accompagnati da guide) la cui particolarità botanica è rappresentata dalle dimensioni monumentali raggiunte da alcune specie.
Rimigliano: una verde fascia costiera, affacciata sul mare. Un paesaggio forte e selvaggio, lungo la costa bassa e sabbiosa. Centocinquanta ettari di macchia modellata dai venti marini, dominata dal leccio e tratti di ombrosa pineta.
La pArcheoCard: uno strumento per la scoperta del territorio
Per aiutare il visitatore nella scoperta di questo territorio ricco di tradizioni, cultura, gastronomia è attivo un utile strumento, la pArcheoCARD. Consegnata con il biglietto d’ingresso ad uno dei parchi o musei archeologici del sistema, permette di ottenere:
- Sconto del 50% sulle visite e gli ingressi dei parchi archeologici e musei del Sistema Parchi Val di Cornia
- agevolazioni presso le strutture turistico-ricettive convenzionate
- riduzioni sugli ingressi in altri Parchi e Centri
Come raggiungere la Val di Cornia e i suoi Parchi
Da Livorno e da Grosseto: lungo la Variante Aurelia (S.S. 1) uscite indicate in prossimità di ogni parco (in funzione del parco che si intende visitare le uscite possono essere Vignale/Riotorto; Piombino; San Vincenzo Sud; San Vincenzo Nord).
LA PARCHI VAL DI CORNIA SPA
UN’IMPRESA PER SEI PARCHI, TRE MUSEI E CINQUE COMUNI
Una Società per un sistema ambientale
La Parchi Val di Cornia Spa è stata costituita nel 1993, come società mista pubblico-privato, dai Comuni di Campiglia M.ma, Piombino, San Vincenzo, Sassetta, Suvereto e da soci privati per attuare e gestire il sistema integrato dei parchi archeologici, dei musei e dei parchi naturali della Val di Cornia, così come definito dagli stessi Comuni con la pianificazione urbanistica coordinata degli anni ‘80.
E’ stata la crisi della siderurgia piombinese, tra gli anni ’80 e ‘90, a indurre le amministrazioni a dotarsi di una società strumentale che opera su aree archeologiche e naturalistiche, dei Comuni o del Demanio, con la duplice missione di realizzare parchi e musei, con investimenti per la valorizzazione, e di gestire i servizi in forma integrata (aree archeologiche, musei, aree naturali protette, servizi di ristorazione e accoglienza, parcheggi, eccetera). Un progetto di area vasta che, per la sua peculiarità nel rapporto tra valorizzazione culturale e riconversione economica di un territorio, ha potuto contare su ingenti contributi europei, cofinanziati dai Comuni e, in misura non trascurabile, anche dai privati. Investimenti per oltre 25 milioni di euro che hanno consentito di aprire al pubblico parchi e musei. Un patrimonio di rilevanza nazionale che offre all’economia locale un vantaggio competitivo, in particolare per lo sviluppo e la qualificazione dell’offerta turistica; con quasi cento imprese turistiche del territorio esistono accordi di collaborazione promozionale.
Nel corso degli anni la compagine sociale è stata ampliata con nuovi soci pubblici (Provincia di Livorno e Camera di Commercio), associazioni culturali e di categoria ed imprese provenienti prevalentemente dal settore dei servizi turistici (strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, agriturismi, servizi per la nautica, ecc.), fino a quando, nel 2007, per una modifica alla normativa vigente (D. Lgsl 42/2004, art. 115), si è reso necessario trasformare l’assetto societario raggiungendo una compagine azionaria interamente pubblica.
Mission aziendale
Compiti della Società sono:
- progettare e realizzare gli interventi per la valorizzazione delle risorse culturali ed ambientali;
- gestire, in forma integrata, i servizi per la fruizione pubblica
Gli aspetti imprenditoriali ed economici si coniugano con la tutela del patrimonio ambientale e storico nella Parchi Val di Cornia Spa. Un progetto innovativo che, scommettendo sul business culturale e turistico, ha saputo trasformare la vocazione tradizionale industriale e siderurgica della Val di Cornia, situata nel lembo meridionale della provincia di Livorno, che in un decennio ha registrato una significativo incremento dei movimenti turistici.
Il sistema di parchi e musei
Il Parco archeologico di Baratti e Populonia (Piombino) è un museo all’aperto, luccicante di scorie ferrose. Dalla spiaggia, salendo per le Necropoli di San Cerbone e delle Grotte, si giunge all’acropoli della città etrusca e al borgo medievale di Populonia.
Il Museo archeologico del territorio di Populonia (Piombino) ospita oltre duemila reperti, tra cui la preziosa anfora d’argento, (della fine del IV d.C.), e il suggestivo mosaico dei pesci, (datato I secolo a.C.), e suggestive ricostruzioni dei paesaggi, delle attività e degli ambienti antichi, che illustrano la storia di questo territorio, dalla preistoria all’età moderna.
Il Parco archeominerario di San Silvestro (Campiglia Marittima) è un archivio a cielo aperto della storia mineraria della Val di Cornia, che si estende per 450 ettari, dalla miniera del Temperino, percorso sotterraneo alla scoperta dei vuoti di coltivazione antichi e moderni, al villaggio medievale di minatori e fonditori Rocca San Silvestro. Le fasi più recenti, e ancora vive, della storia mineraria della Val di Cornia, si scoprono nel museo delle macchine minerarie e della storia sociale dei minatori. Da questa area inizia la Galleria Lanzi – Temperino, un chilometro e mezzo da percorrere a bordo di uno speciale treno minerario.
Nel Museo del Castello e delle Ceramiche Medievali è oggi custodito un eccezionale ritrovamento: centinaia di vasi in ceramica risalenti al XIII secolo, rinvenuti dagli archeologi sulla volta della chiesa di S. Antimo sopra i Canali, nei pressi del vecchio porticciolo della città. Un allestimento tecnologico e interattivo racconta gli esiti degli scavi archeologici che hanno interessato la Piombino medievale. Seguendo le molte trasformazioni edilizie del castello, si ripercorrono attraverso eccezionali reperti ceramici, da vedere e da toccare, le vicende del florido e vivace scalo portuale di Piombino dal Medioevo all’età moderna.
I Musei della Rocca di Campiglia (Campiglia M.ma) è stata inaugurata il 7 giugno 2008 dopo un accurato e rispettoso restauro, rappresenta un importante collegamento storico tra il borgo di Campiglia e il Parco archeominerario di San Silvestro, dove spicca l’omonima Rocca medioevale.
Il Parco costiero della Sterpaia (Piombino) e il Parco costiero di Rimigliano (San Vincenzo) sono caratterizzati da un paesaggio forte e selvaggio di tipica macchia mediterranea, lungo la costa bassa e sabbiosa.
Il Parco forestale di Poggio Neri (Sassetta) e il Parco naturale di Montoni (Suvereto) custodiscono un paesaggio vegetale la cui storia è legata alle attività minerarie, alla produzione del carbone e al taglio del bosco.
Come opera la Parchi
L’azienda opera su un sistema a rete, che integra servizi culturali e turistici: parchi archeologici e naturali, musei, centri di documentazione, ostelli, case vacanze, servizi per la balneazione, servizi commerciali, ristorazione. Inoltre, ogni parco è attrezzato con centro visita, punto ristoro e spazi per attività didattiche e laboratori.
Un modello innovativo di gestione e fruizione dei beni culturali
L’esperienza consolidata dei Parchi della Val di Cornia sta diventando un esempio di gestione dei beni culturali, a partire dalla pianificazione del territorio fino ai risultati raggiunti in qualità di impresa culturale attiva nel territorio della Val di Cornia. Un format che è risultato vincente: come emerso dai dati pubblicati nel 2009 dal Ministero dei Beni Culturali relativamente alle presenze delle aree archeologiche e musei statali, la provincia di Livorno risulta essere la seconda provincia della Regione (dopo Firenze) ad avere le maggiori presenze rilevate proprio grazie all’attività del Parco Archeologico di Baratti e Populonia.
Portabandiera italiano alla prima edizione del Premio paesaggio 2009, il sistema dei Parchi vanta anche, dal 2008, l’importante riconoscimento della Bandiera Blu per il Parco costiero della Sterpaia.
Scenari incantevoli ricchi di storia, ricoperti da folta vegetazione, circondati da un mare dalle spiagge incontaminate: l’integrità e l’autenticità di queste aree vengono preservate attraverso misure di sicurezza, attività di educazione ambientale e un’alta qualità dei servizi.