The Open 2025
THE OPEN 2025 AL ROYAL PORTRUSH GOLF CLUB:
L’IRLANDA ANCORA UNA VOLTA AL CENTRO DEL GRANDE GOLF MONDIALE
Dal 17 al 20 luglio, i più grandi campioni si sfideranno in Irlanda del Nord su un campo spettacolare, dove può giocare anche chi non è socio
The Open è la poesia del golf: nato nel 1860, è il più antico dei quattro Major e l’archetipo del golf moderno. Precede di decenni lo U.S. Open, il PGA Championship e il Masters, incarnando da oltre 160 anni la poesia e la sfida assoluta di questo sport. Per tradizione e prestigio si potrebbe quasi arrivare a dire che nessun altro torneo sia emblematico dell’essenza del golf con la stessa intensità: percorsi leggendari, condizioni estreme e la gloria eterna della Claret Jug (la sua coppa), uno dei trofei più ambiti nello sport mondiale.
Proprio per questo non solo richiama l’élite del golf, ma offre anche l’occasione di ammirare paesaggi che lasciano senza fiato e territori che, come l’isola d’Irlanda, vivono di passione sportiva. E sarà proprio l’isola di smeraldo, dal 17 al 20 luglio 2025, ad ospitarne la 153ª edizione: protagonista sarà di nuovo il nordirlandese Royal Portrush Golf Club, riaffermando sulla scena internazionale la sua fama di percorso iconico che ha già scritto pagine memorabili di questo torneo nel 1951 e nel 2019.
Non è un caso che, quindi, l’isola d’Irlanda viva un’epoca d’oro nel golf mondiale. Come afferma uno dei suoi campioni più amati Rory McIlroy nel documentario This Is Open Country, diretto dal pluripremiato documentarista Ross Whitaker e co-finanziato da Tourism Ireland: «Giocare in Irlanda è come giocare a golf sulla Luna!
Con percorsi di livello mondiale situati in alcune delle location più spettacolari del pianeta, l’Irlanda ha credenziali altissime nel golf. Ospita oltre 400 golf club, incluso un terzo dei links naturali di tutto il mondo, e vanta una selezione di campi da campionato eccezionali in scenari mozzafiato. Ogni anno più di 240.000 golfisti provenienti da ogni angolo del globo raggiungono i green dell’isola per misurarsi con fairway impressionanti quanto implacabili.
Irlanda: prima nazione europea per numero di campioni, grazie a campi spettacolari e condizioni sfidanti
Ben quattro sono, infatti, i campioni irlandesi che hanno alzato al cielo la Claret Jug negli ultimi quindici anni, con cinque trofei conquistati a partire dalla straordinaria vittoria di Padraig Harrington nel 2007. Harrington, Darren Clarke, Rory McIlroy e Shane Lowry hanno tutti inciso il loro nome su quel trofeo, un dominio recente che nessun’altra nazione europea può eguagliare. Solo gli Stati Uniti, la più grande potenza golfistica del pianeta, hanno numeri comparabili nello stesso periodo. Mentre l’Inghilterra ha avuto un solo vincitore – Nick Faldo, trionfatore tre volte tra il 1987 e il 1992 – e la blasonata – golfisticamente parlando - Scozia conta appena due campioni vincenti negli ultimi 40 anni, l’Irlanda si è trasformata in una vera e propria fucina di campioni, forgiati da campi spettacolari e condizioni estreme.
E dal 17 al 20 luglio, il tifo sarà, appunto, per campioni di casa come Mcllory, che nel 2025 ha già all’attivo un altro dei quattro Major; Darren Clarke e Shane Lowry, ma anche per una gloria con qualche primavera in più quale Padraig Harrington, che con la sua classa dà ancora filo da torcere alle stelle del golf più giovani
Royal Portrush: un campo difficile ed emozionante dove provare l’ebbrezza di giocare come le star
Situato lungo la celebre Causeway Coast, tra scogliere vertiginose e viste sull’Atlantico, il Royal Portrush offre un campo links che mette alla prova anche i giocatori più esperti: fairway sinuosi, rough severi e il vento dell’oceano che aggiunge un grado di imprevedibilità unico. L’iconico Dunluce Links, in particolare, incarna la quintessenza del golf tradizionale, con buche come la celebre 16ª (“Calamity Corner”) che richiedono precisione assoluta e nervi saldi. Nonostante la sua fama per le sfide di livello mondiale, il Royal Portrush è aperto agli appassionati di ogni livello durante tutto l’anno. Qui il golf non è solo competizione: è un’esperienza immersiva nella natura selvaggia e nel ritmo lento della costa nordirlandese. Giocare su questo percorso significa calpestare la stessa erba dei grandi campioni, con la possibilità di godersi panorami mozzafiato che si estendono fino alle rovine medievali del Dunluce Castle.
E per completare l’incanto di calcare l’erba verdissima del Royal Portrush, a pochi passi dal club sorge il nuovissimo Dunluce Lodge, una struttura di charme che unisce design contemporaneo e atmosfera rilassata. Con le sue camere eleganti affacciate sull’oceano e una cucina raffinata ispirata ai prodotti locali, è pensato per chi desidera vivere un soggiorno esclusivo tra sport, comfort e natura.
E il grande golf non si ferma qui: nel 2027 l’isola ospiterà un altro evento di prestigio assoluto, la Ryder Cup, che si disputerà sul magnifico parkland di Adare Manor. Immerso in una spettacolare tenuta tra boschi secolari e fiumi sinuosi, questo capolavoro architettonico è anche un resort cinque stelle (tre chiavi Michelin) tra i più celebrati d’Europa, dove l’eleganza storica incontra un servizio di altissimo livello - che valorizza con lo stellato The Oak Room anche le eccellenze agroalimentari del territorio - in un contesto unico.
Il countdown è iniziato: l’Irish Open 2025 promette quattro giorni di grande spettacolo e conferma l’Irlanda come una meta imprescindibile per chi ama il golf, sia da spettatore che da protagonista sul campo.