Benessere fisico

Osservatorio “Wellbeing & Corporate” di Fitprime
Benessere in Italia: donne più attente a mente e nutrizione, uomini ancora amanti della palestra

In Italia, la ricerca del benessere continua a crescere, ma le modalità con cui le persone si prendono cura di sé variano notevolmente tra città e generi: le donne, soprattutto nelle grandi città, frequentano le palestre al pari degli uomini, ma badano molto di più al benessere psicologico e nutrizionale. A Bari e Napoli gli accessi ai servizi fitness sono prevalentemente maschili

In Italia, la ricerca del benessere continua a crescere, ma le modalità con cui le persone si prendono cura di sé variano notevolmente tra città e generi. A Milano, Roma, Bologna e Napoli l’interesse per la palestra, la nutrizione e il supporto psicologico segue trend distinti, con una spiccata prevalenza femminile nell’utilizzo dei servizi di supporto alla salute mentale e nutrizionale, a eccezione di alcune aree del Sud. È quanto emerge da “Wellbeing & Corporate”, l’Osservatorio di Fitprimenato per misurare il benessere – sia nella dimensione aziendale sia in quella individuale e sociale – dei lavoratori cui vengono offerti programmi di wellbeing che possono includere, oltre ad abbonamenti agevolati a palestre e centri sportivi, anche sedute con nutrizionisti o con psicoterapeuti. I dati dell’Osservatorio sono ricavati dall’analisi dei comportamenti dei dipendenti di oltre 300 aziende di medie e grandi dimensioni delle città in questione a cui Fitprime, tramite i suoi pacchetti di welfare, offre una rete di palestre (pari 3.500 centri) e servizi di consulenza sia in ambito nutrizione sia di benessere mentale e supporto psicologico.

Palestre: Milano leggermente sotto la media nazionale, a Napoli e Bari dominano gli uomini
Nella capitale lombarda, la frequenza media mensile in palestra si attesta a 5,6 volte, inferiore alla media nazionale di 6,5. Milano si distingue per una partecipazione equilibrata tra uomini e donne, con uno split del 50,09% per le donne e 49,91% per gli uomini durante l’anno, anche se nei periodi festivi (agosto e dicembre) la presenza femminile scende al 35%, con un conseguente aumento delle sessioni on demand per il 70% delle utenti. A Napoli e Bari, invece, i dati mostrano un'inversione significativa: il 60% degli accessi a Napoli e il 65% a Bari sono di utenti uomini, riflettendo una maggiore partecipazione maschile al Sud, in particolare nei periodi estivi.

Salute mentale: un’esigenza femminile particolarmente sentita a Milano e Bologna
Il supporto psicologico è un servizio apprezzato soprattutto dalle donne, con una prevalenza del 63% delle prenotazioni a livello nazionale, e Milano e Bologna rispecchiano questa tendenza. Nel capoluogo emiliano, dove l’età media dei lavoratori è più alta, la fascia 40-50 rappresenta il 25% degli utilizzatori dei servizi di terapia, un dato che suggerisce una sensibilità crescente verso il benessere mentale anche nelle fasce più mature. A Roma, invece, l’utenza di supporto psicologico tende ad essere più giovane, con una predominanza nella fascia 30-40 anni.

Nutrizione: le donne trainano il settore, ma la domanda è maggiore a Milano
La nutrizione è una priorità per molti soggetti facenti parte del campione, con il 41% delle richieste provenienti da Milano, confermando la metropoli come centro di eccellenza per l’interesse nutrizionale. In questa città, le donne rappresentano il 60% delle richieste e tale percentuale sale al 71% nei mesi di dicembre, suggerendo che le utenti si affidano maggiormente alla nutrizione consapevole in vista delle festività o al termine delle stesse. A Napoli e Bari, al contrario, si registra una maggiore rilassatezza maschile nell'approccio nutrizionale durante i periodi di festa.

Welfare aziendale: Milano primeggia nell’uso del credito welfare
L’integrazione dei programmi di welfare aziendale risulta particolarmente apprezzata a Milano, dove il 19% degli acquisti di questo tipo di servizi avviene tramite servizi di welfare aziendale e non “privatamente”, una percentuale superiore rispetto alla media nazionale del 12%. Aziende come Accenture, ENI e Unicredit guidano questa tendenza, soprattutto perché le aziende permettono ai propri dipendenti di estendere questo servizio anche ai familiari, evidenziando l’impegno delle grandi imprese milanesi nella promozione del benessere complessivo. L’integrazione dei programmi di welfare aziendale con servizi legati al wellbeing ha sicuramente portato a una maggiore attenzione al benessere complessivo e incoraggiato l’utilizzo di palestre, consulenze di nutrizioni e psicologi.

 

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