Estate 2023

Un’estate diversa, senza folla di bagnanti tutto intorno e immergendosi invece in un mare di storia, cultura, natura, ottima cucina e accoglienza calda e coinvolgente? Chi cerca tutto questo per le sue vacanze estive, sta cercando una destinazione unica, la Polonia. “La Polonia è una meta moderna e dinamica, molto apprezzata dagli italiani, che prediligono in particolare e anche nei mesi estivi le nostre città d’arte: Cracovia, Varsavia, Danzica e Breslavia fra tutte – racconta a Trend Barbara Minczewa, Direttrice dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo per l’Italia -. Ecco perché la promozione della destinazione Polonia che abbiamo pensato per il 2023 è incentrata su una Polonia anche meno nota, una terra che già attrae tantissimi turisti grazie al suo ricco patrimonio storico-culturale ma che deve oggi rivelare al grande pubblico italiano anche la sua incredibile bellezza naturalistica, la biodiversità, le possibilità legate all’outdoor e la squisita offerta gastronomica. Siamo fiduciosi insomma su un 2023 che possa premiare la nostra bella destinazione sul mercato italiano: se infatti guardiamo già i dati che fanno riferimento ai primi 10 mesi del 2022, è stato registrato un aumento dei pernottamenti pari a un +60% rispetto allo stesso periodo del 2019 che sale a +90% se si guarda al 2021. Ma non solo: secondo i recentissimi numeri ufficiali di Banca D’Italia gli arrivi di italiani in Polonia nel 2022 hanno superato ogni aspettativa. Sono stati infatti ben 594.000 i turisti provenienti dal Belpaese che hanno scelto la Polonia come meta di vacanze durante lo scorso anno. Più del doppio dei 283.000 arrivati in Polonia nel 2021, ma soprattutto oltre 10.000 in più rispetto al 2019, ultimo anno di vacanze pre pandemia”.

Per andare allora alla scoperta della Polonia in vista dell’estate, e non solo, abbiamo pensato di seguire una strada “virtuale”, una via d’acqua. È la Vistola, il grande fiume lungo oltre 1.000 chilometri – e uno dei grandi fiumi che attraversano il cuore d’Europa, come il Danubio, l’Elba e il Reno – che attraversa da sud a nord la Polonia, toccandone le principali città d’arte e di turismo: prima Cracovia e poi Varsavia fino a sfociare nella baia di Danzica, alla confluenza del fiume Motlawa, nel Mar Baltico. E proprio Cracovia, Varsavia e Danzica sono le protagoniste di questo nostro viaggio che attraversa il lungo cuore della Polonia: tre città che sono sinonimo di arte ma anche di cultura, ognuna rappresenta e racconta in modo diverso la storia della Polonia e dell’Europa tutta.

 

 

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Culla delle tradizioni e guardiana del passato glorioso della Polonia, oggi Cracovia è anche una città attiva e contemporanea. Immersa nelle sue atmosfere mitteleuropee è la destinazione che regala più di tutte le altre un’esperienza davvero sincera della Polonia a chi vi si avvicina per la prima volta. Ecco perché il nostro viaggio lungo la Vistola parte proprio da qui: da una città che è letteralmente a misura d’uomo, poiché nel raggio di poco più di un chilometro a partire dalla collina del Wawel, il castello che fu residenza dei re polacchi fino alla fine del sedicesimo secolo e oggi è meta obbligata di chiunque visiti Cracovia, si concentrano alcuni micro-mondi che compongono l’anima storica della città. Dopo di che, poco al di fuori di questa cerchia, ma comunque facilmente raggiungibile in tram, si apre una Cracovia diversa, contemporanea, ma altrettanto affascinante. Partiamo però dal cuore di Cracovia, dal primo luogo che salta all’occhio dei visitatori, la Piazza del Mercato (Rynek Główny). Vero e proprio centro storico, ospita monumenti unici come la gotica Cattedrale di Santa Maria e il Fondaco dei Tessuti ma non solo. Qui si affacciano anche vari storici caffè perfette location per fare una sosta deliziosa, seduti davanti a un bicchiere di vino, ascoltando spesso musica dal vivo. Proprio chi ama i concerti live e le atmosfere un po’ underground deve poi visitare lo storico quartiere ebraico di Kazimierz la meta più classica della vita notturna in città. Chi si allontana un po’ dal centro poi scopre una Cracovia meno tradizionale: come a Zabłocie, storico polo produttivo e oggi panorama post-industriale nella sua massima espressione, con fabbriche dismesse trasformate in discoteche, scuole d’arte, spazi teatrali che stanno trasformando il quartiere. Il simbolo più evidente della vivacità espressiva di Zabłocie è il Mocak, museo di arte contemporanea ospitato dagli storici edifici delle industrie Schindler. Un’altra zona che negli ultimi anni sta conoscendo nuova vita è l’ex quartiere operaio di Nowa Huta. Ideato di sana pianta dal 1949 su idea di Stalin, avrebbe dovuto rappresentare il prototipo di città socialista: oggi con spirito originale sfrutta la sua storica identità per attirare i visitatori curiosi di vedere quella Polonia scomparsa, come accade nelle città della ex-Germania orientale, tra gite in Trabant e cene negli autentici bar mleczne (piccoli ristoranti dai prezzi politici e dall’aspetto modesto, ma inconfondibile) .

 

 

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Il lungo percorso attraverso la Polonia del grade fiume arriva quindi alla Capitale, Varsavia. Città antichissima e sublime che è all’avanguardia nell’accoglienza e nel turismo: tanto che ha “trasformato” proprio la Vistola in un nuovo quartiere della città, amato e frequentato dai varsaviani e dai turisti. Le due rive sono entrambe affascinanti e si completano come due facce della stessa medaglia: quella dalla parte del centro storico è ben ristrutturata, moderna e ricca di locali e punti gastronomici; quella opposta, selvaggia, ospita invece le cinque spiagge urbane - Zoliborz, Rusalka, Poniatowka, Saska e Romantyczna -, vere e proprie location nella location, che offrono di- verse modalità di vivere la Capitale, sia di giorno che di notte. Varsavia è una città moderna, frizzante e cosmopolita, ma è anche una città da gustare. Nella Capitale polacca infatti si possono trovare proposte gastronomiche uniche e adatte a ogni tipo di palato: dai ristoranti premiati con la stella Michelin a numerosi locali informali ai cui tavoli scoprire le ricette più deliziose e tipiche della tradizione polacca. Tra i famosi piatti varsaviani, assolutamente da non perdere è la salsiccia cotta nella birra, servita con una salsa di cipolle. Tipicissimo della capitale della Polonia è poi un altro rito: quello dei “mercati della colazione” che propongono prodotti freschi e a km 0, acquistati (e consumati) direttamente dai produttori locali, all’aria aperta e in un’atmosfera di completo relax. Vanno in scena ogni fine settimana in vari quartieri di Varsavia. Un mix unico che fa parte dello spirito cittadino, non solo a tavola: nella mentalità e poi pure anche nell’architettura il brillante connubio tra antico e moderno è una delle caratteristiche uniche della città. Pensiamo ad esempio alla centrale elettrica Elektrownia Powiśle che è passata dall’essere una delle centrali più grandi e moderne della Polonia a diventare, grazie a un importante intervento di riqualificazione urbana, un grande spazio multifunzionale nel quale si trovano negozi, ristoranti, hotel e centri commerciali. Altro esempio perfetto di rimodulazione della storia in chiave contemporanea a disposizione tanto dei cittadini quanto dei turisti, è la ex fabbrica diNorblin. Situata nel quartiere Wola di Varsavia, l’area dall’architettura post-industriale è stata trasformata in un nuovo distretto della città con uffici, negozi, ristoranti, caffè, punti gastronomici, bazar ecologico, cinema, boutique e museo che commemora la storia di una delle più grandi imprese industriali dell’ex Regno di Polonia. Prima di lasciare Varsavia e riprendere il corso della Vistola si punta al centro però per “instagrammare” almeno i monumenti principali dello Stare Miasto, la “città vecchia”, tra palazzi neoclassici e giardini settecenteschi.

 

 

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Niente folle balneari urlanti dicevamo all’inizio ma il Mare (Baltico) c’è anche in Polonia e lo si scopre, magicamente, giungendo a Danzica, poco distante dall’estuario della nostra “amica” Vistola che dobbiamo salutare. Fondata addirittura nel 997 è stata per secoli un importante centro di scambio commerciale, grazie alla sua ubicazione strategica di porta sul Mar Baltico e i mercati del nord Europa. A renderla unica è poi anche la disposizione del suo centro storico che non si concentra attorno a una piazza del mercato tipicamente quadrata bensì lungo due larghi corsi-piazze principali: via Długa e via Długi Targ. Nella prima, chiusa al traffico, si entra attraversando la Porta d’Oro dalla quale si prosegue a piedi fino alla caratteristica seicentesca fontana di Nettuno e alla Corte di Artù, antico spazio di ritrovo e incontro dei mercanti rinascimentali. Qui inizia poi via Długi Targ che si conclude alla Porta Verde lungo la quale si ammirano bellissime palazzine d’epoca e una curiosità inaspettata: è la ”colonna meteorologica”, una vetrina con barometro e termometro posizionata nei pressi della casa natale di Daniel Fahrenheit. Dopo allora aver attraversato la Porta Verde si raggiunge sponda del fiume Motława (confluente più a est nella stessa Vistola) per scoprire uno dei più riconoscibili e caratteristici monumenti della città: è la gru in legno costruita nel 1444 e utilizzata all’epoca per il trasbordo dei beni mercantili; oggi ospita una delle filiali del Museo Nazionale Marittimo di Danzica. Da qui ci si incammina verso le altre strade del centro storico, tutte affascinanti e ricche di palazzine antiche, locali, ristoranti e negozietti. La più fascinosa è via Mariacka che porta alla Basilica di Santa Maria: è la più grande chiesa in mattoni della Polonia, dalle cui impressionante torre alta 80 metri si gode uno spettacolare panorama dell’intera città e sul mare. Elemento che caratterizza da sempre Danzica e i suoi dintorni: come il piccolo e lussuoso centro balneare di Sopot. Famoso per le sue eleganti ville e il molo in legno più lungo d’Europa, ospita mezzo chilometro di passeggiata a mare lungo la quale si gode l’aria salubre del mare e si ammira la mole dell’antico Grand Hotel. Tante insomma le destinazioni su cui l’Ente Nazionale Polacco per il Turismo punta, ma tutte che sono facilmente raggiungibili anche dall’Italia, grazie ai già numerosi collegamenti aerei tra diverse regioni d’Italia e le principali città polacche, che, proprio nel 2023, sono andati ancora ad aumentare, grazie all’ingresso di nuovi voli. Tra i quali c’è il grande ritorno del volo diretto Roma-Danzica. “La nostra forza sta anche nei numerosi collegamenti aerei – conclude Barbara Minczewa, Direttrice dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo – che permettono a molti italiani di raggiungere il nostro paese senza fatica, grazie ad operativi che consentono di organizzare long weekend così come lunghe vacanze estive”.

 

 

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